C’è tanto bianconero nella formazione dei migliori, ruolo per ruolo, del campionato 2011/2012 di Serie A che si è appena concluso. Non potrebbe essere altrimenti, vista la strepitosa stagione di Juventus e Udinese.
Ecco l’undici ideale:
Handanovic: una sicurezza tra i pali, con le sue parate (tra cui due rigori, la sua specialità) ha trascinato l’Udinese per il secondo anno consecutivo ai preliminari di Champions League. E’ corteggiato da alcuni club italiani ed europei e chissà se i Pozzo riusciranno a trattenerlo anche questa estate.
Lichtsteiner: una leggera e comprensibile flessione nell’ultima parte di stagione. Ma per il resto ha sempre tirato la carretta facendo su e giù sulla fascia destra, spingendo come un ossesso e segnando anche un paio di gol. Inesauribile.
Barzagli: è stato il miglior difensore del torneo per continuità di rendimento. Assente in sole tre occasioni, ha guidato con ordine e senza sbavature una retroguardia da record. Il gol su rigore all’ultima giornata è un premio più che meritato.
Thiago Silva: la sua assenza nel finale di campionato il Milan l’ha accusata eccome. Il brasiliano è imprescindibile per la difesa rossonera che, in sua assenza, diventa improvvisamente fragile, insicura e con poca personalità.
Lulic: prima di terminare anche lui nell’interminabile lista degli infortunati della Lazio era stato una delle rivelazioni di questo campionato. Jolly mancino che abbina qualità e quantità, uno con le sue caratteristiche almeno in Italia è merce rara e per Lotito non sarà facile resistere alle offerte che sicuramente arriveranno per il bosniaco.
Nocerino: a conti fatti è il centrocampista più prolifico con 10 gol, uno in più di Marchisio. Un dato clamoroso per uno che fino a un anno fa pensava soprattutto a fare legna. Una stagione difficilmente ripetibile per l’acquisto low cost più azzeccato.
Pirlo: il suo è stato un campionato semplicemente da incorniciare. Sforna dalla prima all’ultima giornata assist al bacio e manda in gol un po’ chiunque. Scaricato dal Milan, il suo passaggio alla Juve ha spostato non poco gli equilibri nella lotta scudetto.
Vidal: il prototipo del centrocampista moderno. Corre, lotta, segna ed è anche dotato di una buona tecnica. Un giocatore completo, diventato ben presto un tassello insostituibile per Conte che pur di fare posto al guerriero cileno ha sconsacrato l’iniziale 4-2-4. I fatti gli hanno dato ampiamente ragione.
Giovinco: Ghirardi si sta fregando le mani pensando a quanti soldi porterà nelle casse emiliane quest’estate la sempre più probabile cessione formica atomica. Dopo una stagione del genere, condita da 15 gol, 9 assist e magie di vario genere, il Parma gli sta stretto. E Prandelli lo attende con ansia agli Europei.
Ibrahimovic: dal punto di vista realizzativo è stata la sua migliore stagione in Italia: 28 gol e titolo di capocannoniere, il secondo dopo quello conquistato con la maglia dell’Inter. Tirando le somme, però, è stata la peggiore, perché è stata anche la prima senza scudetto. Lui però il suo dovere, come sempre, l’ha fatto.
Di Natale: dopo due anni perde lo scettro di goleador del campionato ma il suo apporto è stato comunque fondamentale e decisivo anche in questa stagione per le sorti dell’Udinese. I suoi 23 gol sono stati tutti pesanti per la cavalcata dei friulani verso l’Europa che conta. Basteranno per convincere Prandelli a portarlo agli Europei?