Conte: “Del Piero titolare. Glielo dobbiamo”
Antonio Conte, affiancato dallo staff tecnico juventino al completo, ha tenuto oggi l’ultima conferenza stampa della stagione di Serie A, che lo ha visto trionfare con la conquista dello scudetto sulla panchina bianconera.
Giornata speciale, quella di domani allo “Juventus Stadium”, non solo per la festa che si scatenerà nel tempio della Juventus scudettata, ma anche perché sarà una domenica storica: sarà infatti, a meno di clamorose novità dei prossimi giorni, l’ultima presenza in campionato di Del Piero con la maglia bianconera. Non l’ultima partita, visto che domenica prossima c’è l’importantissima finale di Coppa Italia, all’Olimpico di Roma contro il Napoli, ma comunque un’occasione tinta di malinconia e di commozione per i tifosi juventini per salutare la più grande bandiera della storia della squadra torinese.
Il capitano ha dovuto quest’anno ingoiare non pochi bocconi amari, avendo trascorso il più delle partite in panchina: nuovo progetto, nuove filosofie, nuovi cicli a cui, anche per uno come lui, bisogna lasciar posto. Ma, se un po’ di riconoscenza nel calcio conta, domani sarà la giornata giusta per tributare a questa perla del calcio italiano gli onori più che dovuti.
Antonio Conte in questo senso è stato molto chiaro, dichiarando: “E’ un atto doveroso non tanto per la sua carriera ma per quanto ha fatto quest’anno e per quanto dovrà fare domani e domenica, perchè non finisce qui“. Match importante anche per altri, importanti, obiettivi: “Con l’Atalanta abbiamo l’obiettivo di mantenere l’imbattibilità, sarebbe un’impresa. Questo anno deve essere un punto di partenza, è solo l’inizio. Se saremo intelligenti, vorrà dire che siamo all’inizio di un ciclo. Altrimenti rimarremo con la soddisfazione di aver fatto quest’anno qualcosa di straordinario. Abbiamo l’obiettivo di mantenere l’imbattibilità e metteremo in campo una formazione per riuscirci. Sarebbe una impresa storica, bella e dirò ai ragazzi che al massimo gli altri possono eguagliarci ma non superarci“.
Insomma, una di quelle partite in cui la classifica non conta, in cui sono in gioco il sentimento, i ricordi, l’onore e l’orgoglio, gli applausi e il riconoscimento. Onore a Del Piero, e che domani ci sia un saluto degno, commuovente. Il nostro campionato saluta uno dei suoi più grandi interpreti di sempre, forse uno dei quei giocatori che non verranno mai eguagliati, per classe, spirito, educazione, signorilità.
Ci vorrebbe un libro per raccontare Del Piero. Limitiamoci a dire: Grazie Alex, di tutto e per tutto, al di là delle bandiere, del tifo, di ogni cosa.