Home » Verso Euro 2012: il Portogallo

Continua il nostro percorso verso gli Europei del 2012. Lunedì, mercoledì e venerdì Mondopallone.it vi offre la possibilità di conoscere a fondo le nazionali che parteciperanno alla rassegna continentale in Polonia e Ucraina. Analisi approfondita, pregi e difetti tecnici e tattici, tutto ciò che c’è da sapere sulle 16 squadre qualificate alla fase finale. Quattro gironi, oggi concludiamo con il gruppo B presentandovi il Portogallo, ultimo appuntamento il 28 maggio con la Francia. Buon viaggio e buon divertimento…

PORTOGALLO

Pur avendo una lunga storia calcistica il Portogallo ha ottenuto i migliori risultati negli ultimi 15 anni, eccezion fatta per il Campionato del Mondo del 1966 dove, trascinata dalla stella Eusébio, giunse terza. In questi ultimi tre lustri la scuola calcio lusitana ha prodotto talenti induscussi a livello mondiale come Rui Costa, Deco, Luís Figo e Cristiano Ronaldo che han permesso alla seleção portoghese di fare il salto di qualità ed essere competitiva.

A livello europeo, infatti, prima del 1996 il Portogallo era riuscito a qualificarsi alla competizione continentale solo nel 1984, finendo eliminato in semifinale dalla Francia di Platini, poi campione. Negli ultimi 15 anni invece la nazionale portoghese è stata presenza fissa e protagonista ai campionati Europei, riuscendo sempre a superare anche il primo turno: eliminata ai quarti nel 1996 e nel 2008, semifinalista nel 2000 e seconda classificata nel 2004. È proprio l’Europeo del 2004, svoltosi in Portogallo, il più grande rammarico della nazionale di calcio portoghese sconfitta nella finale di Lisbona dalla sorprendente Grecia per 1-0.

Anche a livello mondiale è la storia recente quella che ha regalato più soddisfazione ai tifosi lusitani: tranne il sopracitato Campionato del Mondo del 1966 che li vide concludere al terzo posto, prima del 2002 la nazionale portoghese può vantare un’altra solo presenza, nel 1986, in cui fu eliminata al primo turno. Dal 2002, invece, tre qualificazioni su tre per la seleção portoghese con il picco più alto raggiunto con il quarto posto del 2006.

Agli Europei del 2012 la nazionale del Portogallo si è qualificata grazie alla vittoria dei play-off ottenuta contro la Bosnia Erzegovina (0-0 all’andata, 6-2 al ritorno). Nella fase a gironi la squadra di CR7 si era classificata seconda, dietro la Danimarca, precedendo Norvegia, Islanda e Cipro.

Attualmente occupa il 5° posto nel ranking FIFA.

LA DIFESA (Voto: 7)

Tra i pali Rui Patrício (Sporting Lisbona, 15.02.1988) che, con l’arrivo del CT Bento, ha scavalcato nelle gerarchie l’ex numero 1 del Genoa Eduardo (Benfica, 19.09.1982). In difesa non ci sarà Ricardo Carvalho, messo fuori squadra per un anno dopo aver abbandonato il ritiro prima del match di qualificazione contro Cipro, ma resta forte il blocco Real Madrid con Fábio Coentrão (Real Madrid, 11.03.1988) sulla sinistra e Pepe (Real Madrid, 26.02.1983) al centro. L’altro centrale sarà Bruno Alves (Zenit San Pietroburgo, 27.11.1981) mentre sulla destra agirà João Pereira (Sporting Lisbona, 25.02.1984).

Completano il reparto: Ricardo Costa (Valencia, 16.10.1981), Rolando (Porto, 31.08.1985), Duda (Malaga, 27.06.1980), Silvio (Atletico Madrid, 28.09.1987) e Nélson (Betis, 10.06.1983).

IL CENTROCAMPO (Voto: 6,5)

Probabilmente il punto debole della nazionale portoghese, ricca di esterni d’attacco ma a cui mancano centrali con l’esperienza e la qualità degli altri due reparti: fatta eccezione per Raul Meireles (Chelsea, 17.03.1983) e João Moutinho (Porto, 08.09.1986) mancano, infatti, alternative di rilievo. Non danno garanzie o convincono totalmente Manuel Veloso (Genoa, 11.05.1986), alla luce della sua deludente stagione rossoblù, Carlos Martins (Granada, 29.04.1982) e Rúben Micael (Real Saragozza, 19.08.1986) che si contenderanno l’ultimo posto da titolare disponibile.

Completano il reparto: Manuel Fernandes (Besiktas, 05.02.1986), Paulo Machado (Tolosa, 31.03.1986), Danny (Zenit San Pietroburgo, 07.08.1983), André Santos (Sporting Lisbona, 02.03.1989), Eliseu (Malaga, 01.10.1983) e Rúben Amorim (Braga, 27.01.1985)

L’ATTACCO (Voto: 7,5)

L’attacco è il fiore all’occhiello del Portogallo con il fresco vincitore della Liga Cristiano Ronaldo (Real Madrid, 05.02.1987) a guidare il reparto. Oltre al capitano della formazione rossoverde come esterno offensivo agirà Nani (Manchester United, 17.11.1986) mentre per il posto al centro dell’attacco se la vedranno Hélder Postiga (Real Saragozza, 02.09.1982) e Hugo Almeida (Besiktas, 23.05.1984).

Completano il reparto: Ricardo Quaresma (Besiktas, 26.09.1983), Nuno Gomes (05.07.1976), Silvestre Varela (Porto, 02.02.1985) e Nélson Oliveira (Benfica, 08.08.1991).

LA STELLA

Cristiano RONALDO

Il Pallone d’Oro 2008 è sicuramente l’arma in più del Portogallo di Bento: è a lui che si affidano le speranze portoghesi ed è dai suoi piedi che i tifosi si aspettano il colpo di genio, la giocata a effetto, il gol o l’assist decisivo. Il giocatore del Real Madrid però con la nazionale non è mai riuscito a riproporsi agli stessi livelli visti con la maglia del Manchester United prima e dei blancos poi, alternando gare opache a prestazioni entusiasmanti, come la doppietta realizzata a Lisbona nello spareggio qualificazione contro la Bosnia. La possibilità di tornare a essere eletto il miglior giocatore del pianeta grazie a un Messi “sconfitto” nella Liga e fuori dalla Champions potrebbe però esser lo stimolo giusto per “risvegliarlo”: trascinare il Portogallo a un risultato importante sarebbe infatti il passo decisivo per “strappare” all’argentino il prestigioso riconoscimento, interrompendo quel monopolio che dura già da tre anni.

IL COMMISSARIO TECNICO

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Paulo BENTO (20.06.1969)

Subentrato a Queiroz dopo i primi due deludendi incontri nel girone di qualificazione (pareggio con Cipro e sconfitta con la Norvegia) è riuscito a recuperare il terreno perso strappando il secondo posto e la seguente qualificazione tramite play-off. I buoni risultati ottenuti (tra i quali il 4-0 inferto alla Spagna in amichevole) gli sono valsi, pochi giorni fa, il rinnovo del contratto per altri due anni. Un allenatore giovane ma con una forte personalità, come dimostrato con la presa di posizione sull’esclusione dalla nazionale per un anno di Ricardo Carvalho. Prima di essere chiamato alla guida della nazionale portoghese allenava lo Sporting Lisbona con il quale ha vinto due Coppe di Portogallo, una Supercoppa portoghese e una Taça da Liga. Da giocatore ha vestito la maglia della nazionale ottenendo 35 presenze e partecipando a due competizioni internazionali: gli Europei del 2000 e i Mondiali del 2002.

FORMAZIONE TIPO (4-3-3)

Rui Patrício; João Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fábio Coentrão; João Moutinho, Raul Meireles, Miguel Veloso; Nani, Hélder Postiga (Hugo Almeida), Cristiano Ronaldo.

VOTO GLOBALE SQUADRA: 7

Il Portogallo non parte con i favori del pronostico ma è sicuramente una delle outsiders più temute: Bento possiede infatti un buon organico in cui spiccano ottime individualità in ogni reparto che permettono alla nazionale portoghese di poter dire la sua contro ogni rivale. Se da un lato lo sfortunato sorteggio nel girone “di ferro” con Germania, Olanda e Danimarca ne mette ad alto rischio il passaggio del turno, dall’altro una qualificazione ai quarti ne spianerebbe la strada per le semifinali, aumentando la convinzione dei propri mezzi e, grazie all’incrocio con il gruppo A, finendo per incontrare ai quarti un avversario, sulla carta, più modesto.