Luis Enrique ha deciso: quella di Cesena sarà la sua ultima partita sulla panchina giallorossa. L’annuncio ufficiale arriverà tra domenica e lunedì, subito dopo la trasferta romagnola. Lui e Moreno, il suo vice, hanno già disdetto i contratti d’affitto delle rispettive abitazioni romane.Ieri l’ex Barcellona ha compiuto 42 anni e si sussurra che il brindisi effettuato a Trigoria abbia avuto tutti i crismi di un addio. L’aria era abbastanza dimessa, lo stesso Franco Baldini si è convinto per la prima volta di dover rinunciare alla sua scommessa. Walter Sabatini no, lui sospettava un tale epilogo già da tempo e in fondo non se ne dispiaceva. Toccherà a loro due trovare un accordo sul prossimo allenatore della Roma.
Luis Enrique se ne va quindi da dimissionario, incapace di resistere alle pressioni del calcio italiano perché troppo diverso. I dirigenti prenderanno atto della sua volontà, hanno capito che non avrebbe senso cercare di trattenere un uomo triste e poco motivato. I nomi per il futuro sono i soliti: Villas Boas, Prandelli, Pioli e Montella. Qualcuno ha aggiunto alla lista anche Guidolin ed Emery, opzioni impraticabili per vari motivi. Il grande favorito, quello che rappresenterebbe la soluzione più logica, è Vincenzo Montella, sostituito in estate perché si cercava una “discontinuità con il passato”. Non sarà affatto facile fare marcia indietro per Baldini e Sabatini, ma L’Aeroplanino ha dimostrato nell’esperienza catanese di essere un tecnico di grande qualità e, soprattutto, incontrerebbe i favori della piazza. E’un uomo di casa, uno dei beniamini della Curva Sud.
Gli altri “candidati”, per una serie di ragioni, appaiono piste difficilmente praticabili: Villas Boas ha un profilo spaventosamente simile a quello di Luis Enrique; Prandelli non è sicuro di lasciare la Nazionale e Pioli è visto ancora come un’incognita a certi livelli. Bisognerà attendere una ventina di giorni ma il ritorno del buon Vincenzino assume un’eco sempre più vasta. E’ sbarcato in Sicilia per crescere e farsi apprezzare, ha svelato lati del suo carattere che in molti non pensavano possedesse. E’ giovane, ha personalità e il calcio praticato dal Catania di quest’anno merita solo applausi. Sembra, in poche parole, l’uomo perfetto per risollevare una tifoseria delusa . L’Aeroplanino e la Roma: assieme per spiccare il volo, ancora una volta.