Verso Euro 2012: l’Olanda

Continua il nostro percorso verso gli Europei del 2012. Lunedì, mercoledì e venerdì, Mondopallone.it vi offre la possibilità di conoscere a fondo le nazionali che parteciperanno alla rassegna continentale in Polonia e Ucraina. Analisi approfondita, pregi e difetti tecnici e tattici insomma, tutto ciò che c’è da sapere sulle 16 squadre qualificate alla fase finale. Oggi spazio all’ Olanda, si conclude il 28 maggio con la Francia. Buon viaggio e buon divertimento…

L’Olanda ha raggiunto la sua nona partecipazione ai campionati europei grazie a nove vittorie sulle dieci gare disputate nel girone di qualificazione, ed è attualmente al numero quattro del ranking FIFA. In questa manifestazione gli olandesi hanno ottenuto il loro unico grande successo della loro storia, il titolo nell’edizione 1988, ed hanno raggiunto per quattro volte le semifinali.

Il calcio olandese ha avuto il suo picco piu’ alto all’inizio degli anni ’70, quando prima il Feyenoord e poi tre volte consecutive l’Ajax si sono aggiudicati la Coppa Campioni mostrando la massima espressione del calcio totale, un tipo di gioco basato sul grande atletismo e sulla rinuncia a ruoli ben definiti con tutti i protagonisti chiamati a partecipare al gioco in tutti i suoi aspetti. Nel 1974 il selezionatore olandese Rinus Michels attinge il meglio dai due squadroni che dominano il Paese, nasce così la Clockwork Orange che arriverà a disputare due finali di Coppa del Mondo consecutive nel 1974 e nel 1978, uscendo battuta dalle due squadre padroni di casa, la Germania e l’Argentina, ma venendo comunque ricordata come una delle nazionali piu’ belle e divertenti ogni epoca. Con la sconfitta nella finale di Coppa del Mondo 2010 per mano della Spagna, dopo anni di fallimenti ed eliminazioni precoci, l’Olanda detiene il record per il maggior numero di finali mondiali disputate senza mai alzare la Coppa. Agli Europei, oltre al titolo dell’88 con ancora Michels in panchina, sono arrivate tre eliminazioni consecutive ai calci di rigore tra il 1992 e il 2000, l’ultima ad Amsterdam contro l’Italia dopo due penalty falliti nei tempi regolamentari. Nelle ultime due edizioni l’Olanda è stata eliminata rispettivamente ai quarti dal Portogallo e in semifinale dalla Russia.

LA DIFESA (VOTO 6,5)

Il pacchetto arretrato olandese ha maturato negli ultimi anni la giusta esperienza ma resta il reparto meno dotato di calciatori di alto livello internazionale. Tra i pali Maarten Stekelemburg (29 anni, Roma) reduce dal primo anno italiano. Punto fermissimo della nazionale oranje e degno successore di Edwin Van der Sar, ha dimostrato anche in Serie A la sua bravura nonostante un modulo e una difesa che non lo hanno molto favorito (oltre quaranta i gol subìti). Gli altri due portieri militano entrambi in Premier League: Michel Vorm (28 anni, Swansea City) e Tim Krul (24 anni, Newcastle), sorprendente nella prima parte di stagione quando è stato chiamato in causa dopo l’infortunio di Steve Harper.

Tra i centrali nessuno è da top team ma sia Joris Mathijsen (32 anni, Malaga), al primo anno nella Liga dopo cinque stagioni all’Amburgo, che John Heitinga (28 anni, Everton), che ha già preso parte a Euro 2004 e 2008, garantiscono solidità e affiatamento. In caso di emergenza c’è l’esperto Khalid Boulahrouz (30 anni, Stoccarda) che ha esperienze importanti in Spagna e Inghilterra, soprannominato ‘Khalid the Cannibal’ per il suo gioco non sempre pulitissimo. Il reparto esterni offre classe e gioventu’, ma anche qualche grana portata dagli infortuni; a destra agisce Van der Wiel (24 anni, Ajax), il piu’ giovane del reparto tra i titolari (già nella formazione iniziale nella finale del Mondiale 2010), molto ambito sul mercato internazionale, ma reduce da un problema all’inguine che lo ha tenuto fermo per quattro mesi in questa stagione. L’altro esterno è Erik Pieters ( 24 anni, PSV), erede del ritirato Giovanni Van Brockhorst, anche lui con alle spalle una stagione sfortunata che lo ha visto fermarsi ad ottobre per una frattura al piede destro e subire un nuovo infortunio nello scorso aprile che mette a serio pericolo la sua partecipazione.

Completano il reparto il centrale Ron Vlaar (27 anni, Feyenoord), Edson Braafheid (29 anni, Hoffenheim), ex Bayern Monaco. trasformato in centrale dall’ex tecnico del Twente Rutten dopo un passato da esterno sinistro. e Jeffrey Bruma (20 anni, Amburgo) di proprietà del Chelsea, che se la giocherà con Hedwiges Maduro (27 anni, Valencia), reduce da una stagione tormentata da alcuni infortuni alla caviglia, e con Vurnon Anita (23 anni, Ajax) per un posto all’Europeo.

IL CENTROCAMPO (VOTO 8)

La zona mediana olandese è caratterizzata dal buon mix tra giocatori tecnici di grande talento e mastini che fanno dell’aggressività e della lotta la loro principale prerogativa. Rientrano nella prima categoria Rafael Van der Vaart (29 anni, Tottenham), che vanta il maggior numero di presenze in maglia olandese tra i calciatori in attività, e Wesley Sneijder (28 anni, Inter), reduce da una delle stagioni piu’ opache della carriera tra acciacchi vari e prestazioni non sempre all’altezza dei suoi standard. Meno appariscenti ma molto importanti sia tatticamente che a livello di carisma sono il veterano e capitano Mark Van Bommel (35 anni, Milan), pronto al rientro in patria a fine stagione per chiudere la carriera, e Nigel De Jong (30 anni, Manchester City), incontrista dal gioco maschio, talvolta sporco, che però garantisce grande sostanza a un reparto che deve supportare un tridente d’attacco. La rivelazione del pacchetto di centrocampo potrebbe essere Kevin Strootman (22 anni, PSV), playmaker nel quale Van Marwijk crede moltissimo e che potrebbe avere piu’ spazio del previsto. Viene da un’esperienza che lo ha certamente maturato Urby Emanuelson (25 anni, Milan), impiegato spesso come trequartista, e che potrebbe rilevarsi un’arma preziosa dalla panchina, mentre è in cerca di riscatto Eljero Elia (25 anni, Juventus), considerato solo due anni fa tra i milgiori esterni d’Europa ma reduce dagli infortuni di Amburgo e dalle troppe panchine alla Juventus che lo mettono tra i non certi della convocazione. Nella lista dei papabili figurano anche Stijn Schaars (28 anni, Sporting Lisbona) e Demy De Zeeuw (28 anni, Spartak Mosca).

L’ ATTACCO (VOTO 8)

C’è l’imbarazzo della scelta in zona offensiva, l’Olanda può contare su un terzetto che complessivamente ha messo a segno 99 gol in questa stagione: Robin Van Persie (29 anni, Arsenal), Arjen Robben (28 anni ,Bayern Monaco) e Klass Huntelaar (29 anni, Schalke 04). Riuscirà il CT Van Marwjik a farli coesistere in un tridente d’attacco, che prevederebbe i primi due come esterni e il bomber dello Schalke punta centrale? Tatticamente ci sono giocatori che il CT olandese potrebbe preferire, come Dirk Kuyt (32 anni, Liverpool) o Ryan Babel (26 anni, Hoffenheim) che da esterni renderebbero la squadra meno sbilanciata, ma lasciar fuori una delle tre stelle offensive sarebbe scelta davvero azzardata e che farebbe certamente discutere. Altri candidati a disputare l’Europeo sono il giovane Luuk De Jong (22 anni, Twente) che si è messo in luce in questa stagione con i 23 gol in Eredivisie, Ibrahim Afellay (26 anni, Barcellona) e Jeremain Lens (25 anni, PSV).

LA STELLA

Robin Van Persie (Arsenal)

Non facile nominare un calciatore olandese che sia oggettivamente al di sopra del livello degli altri, la rosa degli oranje può contare su quattro o cinque elementi di spessore indiscutibile. Ma in questo momento il giocatore che tutti i maggiori club europei vorrebbero fotografare con la propria maglia è Robin Van Persie. Il trofeo che ha in mano nella foto che vedete qua sopra è quello del miglior giocatore dell’ anno nella Premier League, questo la dice lunga sulla stagione e sullo stato di forma dell’attaccante dei Gunners.

IL COMMISSARIO TECNICO

Bert Van Marwijk  (60 anni)

E’C.T. dal 2008, quando ha sostituito alla guida Marco Van Basten, e alla sua prima manifestazione importante ha raggiunto una finale di Coppa del Mondo che mancava all’Olanda da trentadue anni. Nei quasi quattro anni al timone ha collezionato soltanto 4 sconfitte e ben 31 vittorie nelle 45 gare disputate. Nel suo palmares la Coppa Uefa 2001/02 e una Coppa d’ Olanda con il Feyenoord, dal 2004 al 2006 è stato allenatore del Borussia Dortmund. Da calciatore ha sempre militato in patria e può contare un’unica convocazione per un’amichevole con la maglia della nazionale. Dick ‘Cookie’ Voorn è il suo storico assistente da oltre vent’ anni e lo ha seguito in tutte le sue avventure; tra gli assistenti anche Philip Cocu, ex centrocampista soprattutto di Barcellona e PSV che ha guidato proprio la squadra di Eindhoven come allenatore ad interim negli ultimi due mesi della stagione.

FORMAZIONE TIPO (4-3-3)

Stekelenburg; Van der Wiel, Mathijsen, Heitinga, Pieters; De Jong, Van Bommel, Sneijder; Robben, Huntelaar, Van Persie.

VOTO GLOBALE SQUADRA: 8

Squadra dal tasso tecnico elevatissimo, di talento ne avrebbe da dare in beneficenza; piedi buoni e attaccanti con discreto feeling con il gol non sono mai stati un problema per la nazionale oranje, né in passato né oggi. A livello difensivo il dopo Koeman e De Boer è stato piuttosto problematico, in quanto a centrali di alto livello si è faticato a trovare un degno sostituto dei sovracitati, ma adesso con un pò d’esperienza alle spalle i vari Mathijsen, Heitinga e Boulahrouz offrono sufficenti garanzie per supportare due reparti, quello di centrocampo e d’attacco, che hanno poco, se non nulla, da invidiare alla favorita Spagna e alle altre contendenti. L’Olanda è inserita nel difficile gruppo B con Germania, Portogallo e Danimarca.