Roma, ma perchè non Don Fabio?

Luis Enrique al 99% non sarà più l’allenatore della Roma la prossima stagione. Il tecnico asturiano infatti è pronto a dire addio dopo i deludenti risultati ottenuti alla guida della squadra che hanno allontanato sempre più la zona europea. Non siamo certo qui a fare un processo all’ex tecnico del Barça B che ha sicuramente commesso degli errori ma al quale non è possibile imputare tutte le colpe della disgraziata stagione romanista. La squadra creata in fretta e furia negli ultimi giorni di agosto, subito dopo l’insediamento della nuova proprietà, è apparsa troppo fragile con delle evidenti lacune difensive che avrebbero dovute essere colmate nel mercato di riparazione.

 Fatto sta che 16 sconfitte stagionali (con più di una brutta figura), due derby persi e un’ eliminazione nei preliminari di Europa League contro il modesto Slovan Bratislava, hanno creato una frattura a mio avviso insanabile con la piazza e continuare con lui sarebbe un azzardo troppo grande. Giusto cambiare dunque e come se non bastasse già si sprecano i nomi dei possibili sostituti. Qualcuno sostiene che esista già un accordo di massima con Andrè Villas-Boas, ex tecnico di Porto e Chelsea, reduce però da una brutta avventura in quel di Londra. Probabilmente sarà davvero lui il successore di Luis Enrique e andrebbe comunque accolto a braccia aperte vista l’indiscutibile fama internazionale di cui gode.

Ma ciò di cui la Roma ha bisogno probabilmente è un tecnico che già conosca la piazza, che abbia uno spirito vincente e soprattutto che rappresenti una certezza per i tifosi. E, simpatico o meno che sia, Fabio Capello possiede il curriculum adatto per guidare la nuova Roma, per farla tornare al vertice del calcio italiano come all’inizio del nuovo millennio. Qualche tifoso non lo vedrebbe di sicuro di buon occhio dopo la fuga ai rivali juventini del 2004, ma se si vuole competere per il vertice sin da subito (e l’opportunità c’è visto il livello non proprio eccelso del nostro campionato) Don Fabio è una garanzia. Garanzia anche da un punto di vista del rafforzamento della rosa,visto che il tecnico friulano decide di sposare un progetto solo se ha la possibilità di contare su grandi calciatori. E di questi la Roma ne ha bisogno e non poco.