Si profilano tempi duri, durissimi per il calcio italiano. Ancora non del tutto metabolizzata la perdita di un posto in Champions League a favore della Germania, il pallone tricolore deve fare i conti con un ranking UEFA che lascia poco spazio all’ottimismo.
Se il distacco dai rivali tedeschi in questa stagione si è accentuato, infatti, (ora siamo in svantaggio 75.02 a 59.98) l’Italia calcistica rischia di veder perdere anche il suo quarto posto a favore del Portogallo, ora quinto a 55.35 punti. Colpa delle nostre squadre, che faticano a mantenere i ritmi delle rivali europee, colpa di un calcio arretrato e dalla mentalità obsoleta, colpa della voglia di non rinascere.
Complice l’impresa in terra spagnola del Bayern Monaco, la Germania ci ha seminati, e almeno per quattro anni. Se il trend si confermerà questo, infatti, non potremo recuperare una squadra nella massima competizione europea fino al 2016. Un disastro. Ma questa previsione è fra le più ottimiste. Il Portogallo recupera punti, eccome. A causa della nostra inspiegabile sottovalutazione dell’Europa League e dell’andamento positivo dei lusitani in questa competizione (l’anno scorso 3 squadre su 4 in semifinale, in questa stagione lo Sporting a sfidare l’Athletic Bilbao per l’accesso alla finalissima di Bucarest), il calcio portoghese ci supererà presto in classifica. Ergo: risalita sempre più difficile e, come se non bastasse, terza classificata nel nostro campionato costretta a disputare un altro turno preliminare per poter accedere alla fase a gironi della Champions. Altro disastro.
L’anno prossimo cosa succederà? L’unica test di serie italiana nel tabellone principale della Coppa dei Campioni sarà, a meno di clamorose rimonte in campionato di Inter, Chelsea o Lione, il Milan. Per le altre si preannunciano sorteggi tosti, tostissimi. I rossoneri devono però ringraziare l’Atletico Madrid di Simeone che, eliminando nella semifinale dell’Europa League il Valencia di Emery, ha impedito che quest’ultimo scavalcasse proprio il Milan nella classifica per club.
E il nostro movimento calcistico dovrà dire grazie a Marcelo Bielsa che, buttando fuori con il suo Athletic Bilbao lo Sporting Lisbona, ha impedito che il Portogallo ci rosicchiasse altri punti preziosi o che, addirittura, ci superasse già in questa stagione. Capitolazione.
Una riflessione è necessaria. Continuando così, uno dei movimenti storici del calcio mondiale come il nostro finirà per essere declassato da èlite a normalità. I quattro posti in Champions sono ora un’utopia. Con questo trend nulla previsione pessimistica è fuori luogo.