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Bombe in Ucraina, la sicurezza degli Europei è a rischio

Una serie di bombe, piazzate all’interno di cestini dei rifiuti, sono esplose ieri mattina alle 11:50 locali (10:50 italiane) in varie zone della cittadina ucraina di Dnipropetrovsk, a circa 400km dalla capitale Kiev. Il bilancio provvisorio attuale parla di 15 feriti: la prima esplosione è avvenuta ad una fermata del tram e ha investito cinque persone, la seconda ha fatto sei feriti in un cinema, la terza nel centro cittadino ha ferito tre persone.

Il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha denunciato gli attentati parlando di “un attacco al Paese” in vista degli europei di calcio di giugno.

Comprendiamo che questa e’ un’altra sfida che viene portata a noi e a tutto il Paese, rifletteremo su come rispondere in modo adeguato

Dal suo canto la Polonia, co-organizzatrice degli europei di calcio di giugno insieme all’Ucraina, ha ammesso la sua preoccupazione per voce del premier polacco Donald Tusk, che ha detto:

E’ una questione che deve essere trattata con la massima serietà, un attacco nella nostra regione è una cosa molto rara e nel contesto degli europei significa che dobbiamo essere molto vigili su simili incidenti.

L’Unione Europea ha avvertito la Uefa di “non chiudere gli occhi” di fronte alle vessazioni inferte alla leader dell’opposizione Yulia Tymoshenko, vessazioni che, in vista degli europei di calcio che l’Ucraina ospiterà a giugno, potrebbero far salire ulteriormente la tensione.
Dopo aver declinato l’invito ad assistere alla cerimonia inaugurale per “ragioni istituzionali“, il commissario europeo alla Giustizia Viviane Reding ha chiesto al presidente dell’Uefa Michel Platini di tenere d’occhio la situazione.
Già da tempo molti hanno sollevato dei dubbi sulla sicurezza nei luoghi dei prossimi Europei di calcio: dopo questi attentati la situazione in Ucraina rischia di farsi ancora più allarmante.