“Il Pagellone” (Dazeroadieci) della 33/a giornata di Serie A
Se siete stanchi delle solite pagelle, ecco la Serie A come non l’avete mai letta prima. Dallo Sneijder in versione figliol prodigo agli errori di Gervasoni e Guida, il tutto passando per il “carpe diem” dei giorni nostri e le amnesie di casa Lazio. Un breve riassunto della 33^ma giornata di campionato (14^ma di ritorno) riletta in chiave satirica.
VOTO 10 a WESLEY SNEIJDER: Novello figliol prodigo come nella più classica delle parabole… Perché ci sono alcune cose che cambiano, altre meno: una di queste è il modo di concepire il calcio facendosi prendere dalla foga del momento… Fino a ieri era dissidente e capo dei rivoluzionari, oggi lo vogliono presidente, sindaco, imperatore… IDOLO…
VOTO 9 a KEVIN PRINCE BOATENG: “E tutto va come deve andare, o perlomeno così dicono”… Tra una serenata e l’altra bastava decidere di interrompere per un attimo il tempo “delle mele”, con la Satta, per far arrivare quello della “pera”, al Genoa… E andateglielo a dire voi, a Berlusconi, che siamo un popolo di santi, poeti e navigatori col mandolino in mano e una canzone nel cuore quando qui, a comandar una nave, si rischia di far la fine di Schettino… SCOGLIO EVITATO…
VOTO 8 a MARCO BORRIELLO: Ma anche un po’ ad Antonio Conte che ha deciso di continuare a credere in questo ragazzo nonostante sembrasse più un modello che un calciatore in un Paese in cui l’apparenza è meglio della sostanza, dove tutti son lì, pronti a leggere di Balotelli e delle nozze con la Fico, mentre delle prestazioni in campo del calciatore, a nessuno, importa un fico secco… RIVALUTATO…
VOTO 7 a FIORENTINA, PARMA e NOVARA: C’è chi si è praticamente già salvato (i gialloblù), chi si sta salvando (i viola) e chi ci sta provando ma non si salverà (gli azzurri)… Ma che poi, alla fine, sarebbe meglio dar ascolto a Orazio godendosi il presente e confidando il meno possibile nel domani, quando a Roma c’è chi si permette di giocar per gli altri che tanto, a salvarlo, ci pensa Sabatini… CARPE DIEM…
VOTO 6 all’ATTACCO del CAGLIARI: Che in fondo bastava che ce lo dicessero e non li avremmo fatti a fette dopo la sconfitta con il Parma… Perché van bene l’istinto di sopravvivenza, le assenze del Catania e l’assenza di stabilità, però se la “tagliola” fa ‘sto effetto qua, mettetegli il plotone d’esecuzione addosso ogni partita che andate in Europa diretti… Altro che salvezza e traghetti… INCENTIVI…
VOTO 5 a MODIBO DIAKITE’: L’autogol contro il Novara e un mercoledì da dimenticare mentre Reja e Lotito rischiano di dimenticarsi la Champions… E speriamo che i tifosi non si dimentichino delle 230 assenze che stan costringendo questa Lazio a barcamenarsi qua e là, senza troppe certezze, quando a Roma, tra un po’, si rischia di non ricordare più quanto sia bella l’Europa… AMNESIE…
VOTO 4 ad ANDREA PIRLO: Il rigore calciato sul palo contro il Cesena e la beneficenza fatta sul campo… Là dove Guida crea, lui distrugge, rimettendo a posto tutto, ergendosi a giudice morale della giornata e del campionato… nemmeno lo avesse sbagliato appositamente… “SAN GIOVANNI NON VUOLE INGANNI”…
VOTO 3 al SAMIR HANDANOVIC: Che poi, alla fine, basta poco per passare dalle stelle alle stalle quando sbagli 2 cose e a salvarti c’è solo lo spirito santo e 3 pezzi di legno… “Non sono mica Geppetto”, avrà pensato… D’altronde, quando non gira non gira, se poi spariscono anche i 3 amici del solito bar, sarà meglio fare un salto da Mario… prima o poi… CERTE NOTTI (MA ANCHE CERTI POMERIGGI)…
VOTO 2 a PABLO OSVALDO: E un po’ anche a tutta ‘sta storia dei progetti… C’era una volta Crono, quello che progettava di mangiarsi i figli per non perdere il potere ed evitare di farsi cacciare, c’è oggi lui, quello che invece progetta di farsi cacciare per evitare di mangiarsi i gol mentre l’unico progetto che non riesce, qua, è quello di Luis Enrique, fischiato e cacciato dal cuore dei tifosi… fino alla prossima vittoria… PROGETTOPOLI…
VOTO 1 al MILAN del PRIMO TEMPO: Un po’ come riguardarsi “La corazzata Potëmkin” per la ventesima volta… Quelle cose che ti lasciano addosso la stessa “verve” di Marco dei Cesaroni, mentre a San Siro va di moda il più classico del “lancia tu che ti lancio anch’io”, con Allegri che avrebbe voluto lanciarli tutti… in un burrone… PARACADUTISTI…
VOTO 0 a GUIDA e GERVASONI: Sparisce un rigore, ne appare dal nulla un altro: qualcosa torna, qualcos’altro no… Non torna, ad esempio la voglia di seguire questo bellissimo sport a tutti quelli che, stanchi di una stagione di piagnistei, han deciso di gettare l’abbonamento in mare e darsi alla pesca… Torna, invece, a parlare del gol-non gol di Muntari, Allegri… Come volevasi dimostrare… COSI’ E’ (SE VI PARE)…