L’Inter torna in piena corsa per il terzo posto dopo il successo di Udine, con Wesley Sneijder finalmente grande protagonista. Anche per l’inattesa sconfitta a Novara della Lazio, condannata, oltre che dalla gemma di Mascara, dalla sfortunata autorete di Diakité.
TOP
Wesley Sneijder: Nel momento più delicato della stagione, l’olandese risponde presente firmando la rimonta dell’Inter a Udine, poi sigillata da Alvarez, che accresce le speranze nerazzurre di terzo posto. Un sinistro sporco che inganna Handanovic e un delizioso tocco sotto sulla gran palla di Milito, nel duetto che ricorda quello inscenato in occasione del gol del momentaneo pareggio col Barcellona due anni fa in Champions League. Wes is back. Finalmente.
Victor Ibarbo: il Catania gli porta particolarmente fortuna. All’andata decise il match segnando uno splendido gol, stavolta entra negli ultimi 20 minuti e spacca in due la partita con le sue accelerazioni devastanti. Come quella che lo porta a servire a Pinilla un pallone solo da spingere in rete. Il terzo gol invece è opera sua, finalizzando in seconda battuta un micidiale contropiede. Imprendibile.
Marco Borriello: il suo primo gol in maglia juventina pesa come un macigno sulla volata scudetto. Probabilmente non basterà per convincere la società bianconera, che ha già comunicato di non volerlo riscattare a giugno, ma l’eventuale tricolore il bomber napoletano può sentirlo anche suo. Chapeau per la dedica a Fortunato.
FLOP
Modibo Diakité: la sua maldestra autorete spezza l’equilibrio nel lunch match col Novara. A condannare definitivamente la Lazio ci pensa poi Mascara con una magistrale punizione. L’inattesa sconfitta complica piemontese non poco i piani della formazione di Reja, che adesso non dovrà più sbagliare se vorrà centrare la qualificazione in Champions League.
Gonzalo Bergessio: pesano i suoi due grossolani errori sotto porta nella scoppola presa dal Catania a Trieste col Cagliari. L’argentino si divora un gol di testa quando il punteggio era ancora sullo 0-0 per poi fallire malamente il possibile pareggio a inizio ripresa facendosi ipnotizzare da Avramov.
Andrea Pirlo: secondo rigore consecutivo sbagliato. E stavolta senza ribattuta vincente. A Cesena è il palo a respingere il tiro dal dischetto. Non è così illuminante come siamo abituati a vederlo in questo campionato, ma nonostante la sua prestazione sia un po’ sottotono la Juventus riesce ugualmente a vincere a Cesena e a cucirsi un altro pezzo di scudetto sulla maglia.