Lo spettacolo del Camp Nou, Chelsea nella storia
Il Barcellona, in una gara fotocopia a quella del2010 contro l’Inter di Mourinho, esce clamorosamente fuori dalla Champions League e, dopo aver detto addio alla Liga dopo la sconfitta contro il Real Madrid, saluta anche l’Europa. Il Chelsea di Di Matteo volano a Monaco di Baviera dopo aver patito per 180′ minuti, dopo immense e infinite sofferenze, ma con la tenacia e con la cattiveria agonistica di chi vuole vendicarsi e di chi non vuole lasciarsi sfuggire l’obiettivo.
FORMAZIONI – Guardiola sorprende tutti e rivolta come un calzino la formazione iniziale. Anche il modulo è diverso: una sorta di 3-4-3 senza la velocità di Dani Alves sulla destra, inizialmente in panchina, con Piqué, Puyol e Mascherano centrali, Xavi, Busquets, Iniesta e Fabregas a centrocampo e tridente composto da Cuenca, Sanchez e Messi. Trazione totalmente offensiva per rispondere sul campo alle tante critiche piovute in questi giorni dopo le due sconfitte consecutive contro Chelsea, all’andata, e Real Madrid in campionato.
Di Matteo non cambia di una virgola la formazione schierata sette giorni fa. Assente ancora David Luiz, Drogba è l’unica punta assistito da tre mezze punte come Mata, Lampard e Ramires. Sulla linea mediana ci sono Mikel e Raul Meireles mentre in difesa ancora fiducia ad Ivanovic sulla corsia laterale di destra, Cole a sinistra, Puyol e Piqué centrali con quest’ultimo che torna titolare dopo cinque gare di riposo “forzato” in panchina.
SPETTACOLO BARCA, FOLLIA TERRY, GENIO RAMIRES: Chi desiderava una serata spettacolare è stato prontamente servito. Nella bolgia del Camp Nou, 100000 tifosi impazziti spingono la squadra di Guardiola all’assedio della porta di Cech già nelle prime battute. Al 3′ velocissima combinazione Sanchez-Messi, con l’argentino che va al tiro con il destro: pallone sull’esterno della rete. Al 12′ Cahill, intervenuto in spaccata sei minuti prima, è costretto ad abbandonare il campo, sostituito da Bosingwa, con Ivanovic costretto a scalare al centro della difesa. Quattro minuti più tardi al Camp Nou scende il gelo per qualche istante: su un’uscita di Victor Valdes, scontro terribile fra il portiere blaugrana e il compagno Gerard Pique’. Il forte difensore centrale rimane immobile sul terreno di gioco, per alcuni interminabili secondi privo di sensi. Poi il sollievo: lo spagnolo si riprende e torna in campo anche se, al 26′, lascia il posto ancora frastornato (le ultime indiscrezioni parlano di lieve commozione celebrale) al brasiliano Daniel Alves. L’assalto al fortino inglese da parte del Barcellona continua e al 19′ grande combinazione in un fazzoletto in area di rigore fra Fabregas e Messi: argentino al tiro e Cech si salva con un grande intervento di piede.
Qualche minuto più tardi la supremazia netta degli spagnoli dà i frutti sperati dal popolo blaugrana: grande azione in velocità, Fabregas la serve al centro e Busquets, appostato in posizione centrale, insacca a porta sguarnita, Barcellona in vantaggio meritatamente. Due minuti più tardi poi, ecco la follia: Terry, a palla lontana, rifila una ginocchiata alle spalle di Sanchez. Visto dai collaboratori del direttore di gara, il gesto inconsulto della bandiera dei Blues non passa impunita, rosso inevitabile. Come inevitabile a questo punto sembra la capitolazione dei londinesi, in inferiorità numerica e al cospetto di una squadra avversaria in completo dominio del gioco. Sei minuti più tardi ecco il raddoppio catalano: Messi serve un pallone filtrante ad Iniesta che davanti a Cech non sbaglia: 2-0, uomo in più e umore azulgrana alle stelle. Tutto finito? Macché: in un contropiede apparentemente innocuo la difesa dei padroni di casa si fa trovare impreparata e Ramires si lancia verso la porta avversaria. Al limite dell’area, un colpo sotto incredibile beffa Victor Valdes, colpevolmente fuori dai pali: 2-1 e qualificazione che passa nuovamente nelle mani del Chelsea.
ASSEDIO A FORT APACHE, MA LA STORIA E’ DEL CHELSEA: Ripresa che inizia sulla falsa riga del primo tempo: spagnoli padroni del campo, del gioco, padroni di tutto, il Chelsea che si protegge in trincea e soffre. Al 47′ tiro di Iniesta in area di rigore, deviato in angolo. Tempo 60 secondi dopo ed ecco l’episodio chiave del match: Fabregas atterrato in area, rigore Barca. Messi sul dischetto è di ghiaccio, l’emozione non si vede ma gli gioca un brutto scherzo; il tiro dell’argentino, del giocatore più forte del mondo, finisce sulla traversa e il numero 10 blaugrana torna sulla terra e diventa umano. Risultato che rimane incredibilmente sul 2-1 e il Chelsea che continua a sperare nell’impresa. Da penalty fallito in poi i giocatori di Guardiola perdono in sicurezza e lucidità, la manovra si spegne e perde di intensità e pericolosità. Al 56′ un mostruoso Drogba, recupera palla in difesa, si libera della marcatura avversaria e tenta dalla propria metà campo il gol della storia ma Victor Valdes in tuffo riesce ad evitare il colpaccio. Gli uomini di Di Matteo tornano a rintanarsi sulla lunetta della propria area di rigore, mentre i catalani tornano all’assedio. Ma è da qui in poi che si scatena super-Cech il paratutto: incredibili interventi prima al 62′ su Cuenca, all’83’ sul sinistro di Messi quando tocca quel che bsta per spedire il tiro dell’argentino sul palo, al 90′ su Mascherano. Una prestazione mostruosa del portiere ceco, una saracinesca contro cui gli extraterrestri barcellonisti non possono nulla. All’82 anche un gol annullato giustamente ai padroni di casa per fuorigioco di Daniel Alves; inutile poi la segnatura di Sanchez. Ma al 92′, in pieno assedio Barcellona, alle ultime speranze di qualificazioni e agli ultimi attacchi alla fortezza londinese, ecco il gol della storia: Torres parte completamente solo diretto contro la porta di Victor Valdes, uno contro uno, tutto il mondo in quei secondi muore d’adrenalina. Il giocatore spagnolo salta il portiere avversario e non sbaglia: 2-2, Chelsea a Monaco di Baviera, Chelsea nella storia, Chelsea che si prende la propria vendetta dopo i fattacci del 2009. Barcellona fuori dopo aver sprecato tanto, dopo aver dominato in lungo e in largo, dopo aver ceduto il passo a questi avversari tanto inglesi quanto degni del miglior catenaccio tricolore.
TOP BARCELLONA: Iniesta: FLOP: Messi
TOP CHELSEA: Cech, Drogba FLOP: Terry
BARCELLONA – CHELSEA
Barcellona: Victor Valdes, Piqué (Dal 26′ Daniel Alves), Puyol, Mascherano, Xavi, Fabregas (Dal 74′ Keita) , Busquets, Iniesta, Cuenca (Dal 68′ Tello), Messi, Sanchez. A disp.: Pinto, Dani Alves, Adriano, Thiago Alcantara, Tello, Keita, Pedro. All.: Pep Guardiola.
Chelsea: Cech, Ivanovic, Terry, Cahill (12′ Bosingwa), Ashley Cole, Obi Mikel, Raul Meireles, Mata (Dal 58′ Kalou), Lampard, Ramires, Drogba (Dal 80′ Torres). A disp.: Turnbull, Essien, Malouda, Sturridge, Torres. All.: Roberto Di Matteo.
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia)
Marcatori: 35′ Busquets (B), 43′ Iniesta (B), 46′ Ramires (CH), 92′ Torres (CH)
Note: Ammoniti: 32′ Obi Mikel (CH), 44′ Ramires (CH), 50′ Iniesta (B), 59′ Cech (CH), 66′ Messi (B), 67′ Lampard (CH), 89′ Raul Meireles (CH) Espulsi: 37′ Terry (CH)