Luis Enrique fa il mea culpa. Il tecnico giallorosso, dopo l’umiliante sconfitta per 4-0 di Torino contro la Juventus, nella conferenza stampa pre-Fiorentina ammette i propri errori di formazione e di preparazione psico-fisica della squadra.
Ai giornalisti lo spagnolo ex Barcellona ha dichiarato: “Ammetto di aver sbagliato tutto, se abbiamo 50 punti è solo colpa mia, ma me ne andrò quando lo vorrà la società, non a causa delle vostre critiche. Se la società non ha più fiducia in me, vado via. Se i giocatori non mi seguono più, vado via. Se i tifosi mi criticano, vado via. Ma se voi mi criticate, io non vado via. I risultati? Sapevo quando sono venuto qui cosa sarebbe successo. A 5 giornate dalla fine siamo in corsa per l’Europa League e la Champions. Questi sono i risultati e gli allenatori si giudicano da questi“.
A domanda su un’evidente involuzione della squadre nelle ultime partite, l’asturiano replica: “E’ il calcio. Ma io vedo l’identità di questa squadra.Voi non la vedete, ma io sì“.
Il tecnico romanista è un fiume in piena e, piccato, risponde anche riguardo all’esclusione di Totti nella partita dello “Juventus Stadium” : “Totti non giocherà fino a 50 anni, i giocatori non sono abituati a giocare senza di lui, ma è ora che inizino a farlo”.
E intanto arrivano le parole di Franco Baldini, dg giallorosso che spiega così, in presenza Luis Enrique in conferenza stampa, il momento della Roma: “Sono qua per dire che la società sa benissimo che tipo di percorso avrebbe intrapreso e le difficoltà che avrebbe affrontato. Sapevamo ci sarebbero stati momenti duri, ma anche che per arrivare ad obiettivi precisi, e per questo parliamo di programmi pluriennali, avrebbe avuto dei passaggi obbligati. Sappiamo cosa stiamo facendo, e crediamo di poter valutare i percorsi da seguire. Siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi quando perdiamo: moltiplicate per cento la sofferenza che avete e vedrete quella che abbiamo noi, ma non per questo ci tiriamo indietro da un percorso programmato, che va completato nel tempo con i giocatori adatti, con autocritica“.
E le responsabilità del tecnico? : “L’allenatore non è assolutamente fuori da questo tipo di percorso: ognuno doveva migliorare e abbiamo la professionalità per farlo insieme. Non siamo capitati qui per caso. Le critiche vanno benissimo, anche se mi sento molto colpito da quelle a livello personale. I nostri proprietari, che per inciso hanno gio’ speso quasi 100 milioni tra denaro erogato e in via di erogazione, hanno da parte nostra, cosa che non succede quasi mai, la massima disponibilità. Noi siamo tutta gente a completa disposizione, perché ci è stata data carta bianca e in cambio abbiamo dato disponibilità in ogni momento“.
Al margine dell’incontro la società ha anche fatto presente che non inoltrerà alcun ricorso per le 3 giornata di squalifica inflitte ad Erik Lamela, in conseguenza dello sputo lanciato a Lichtsteiner durante la partita di domenica sera.