Barça – Real: le pagelle del Clasico
La Liga ritorna a Madrid. Mourinho sbanca il Camp Nou, stravince il duello con Guardiola e si appresta a trionfare nella quarta nazione diversa. Chapeau.La seratona madrilena nasce da un’interpretazione coi fiocchi del Clasico: baricentro alto, pressing asfissiante e ripartenze fulminee. Il successo è presto spiegato. Non convincono invece le scelte di Guardiola, reo di aver impostato male la contesa dal punto di vista tattico. Ci sarà il tempo per rimediare. Champions e Coppa del Re: la stagione del Barcellona non è ancora finita.
BARCELLONA
VICTOR VALDES 5 – Respinge malissimo il colpo di testa di Pepe, aprendo la strada al vantaggio madrileno. Non sfigura per il resto, ma quello è un errore che pesa.
PUYOL 5 – Notte fonda per il capitano: si fa beffare da Khedira come un pivello e fatica poi a riprendersi. Non impeccabile, come tutta la difesa, anche sulla rete di Ronaldo.
MASCHERANO 5,5 – In un paio di situazioni è lui a mettere una pezza alle sbandate dei compagni. Regge fino a quando Cristiano Ronaldo gli scappa via con troppa facilità e frantuma i sogni blaugrana.
ADRIANO 6 – Il migliore del terzetto arretrato: si destreggia abbastanza bene in marcatura, non propriamente il suo forte, e appoggia l’azione offensiva di Xavi e compagni. La rete di Sanchez nasce da una sua conclusione sporca.
DANI ALVES 5,5 – E’ il punto di riferimento principale per la manovra dei padroni di casa. E’molto volitivo, anche se non riesce praticamente mai a saltare Coentrao. Gli va dato atto di provarci fino alla fine.
XAVI 6 – Il Professore si distingue nel marasma collettivo dei blaugrana. E’quello più preciso e razionale nei passaggi, arriva anche due volte alla conclusione. Si divora un gol fatto, ma sostituire proprio lui…
BUSQUETS 5 – Galleggia tra difesa e centrocampo, forse il ruolo non ben definito lo manda un po’ in confusione. Sbaglia una miriade di appoggi, perde nettamente il confronto con il centrocampo rivale. Una brutta serata.
THIAGO ALCANTARA 5 – Gioca i primi dieci minuti di ogni tempo, per il resto è un disastro. Né carne né pesce; Guardiola lo preferisce a gente come Xavi e Fabregas, evidentemente possiede delle qualità ancora inespresse. Deve svegliarsi.
INIESTA 5 – Se non gira neanche Don Andres allora sono davvero guai. Oltre a non avere il piede fatato come in altre occasioni, si assenta ingiustificatamente dal gioco. Conferma di non attraversare un momento esaltante.
TELLO 5,5 – Sbaglia clamorosamente un tap in facile, si intestardisce troppo nel dribbling e nelle conclusioni. Però è un giovane al primo appuntamento importante della sua carriera: personalità e intraprendenza non gli mancano, saprà rifarsi.
MESSI 5,5 – Male, perde il confronto con Ronaldo. Quando si accende, come al solito, crea problemi alla retroguardia avversaria, però si vede a intermittenza. Forse indietreggia troppo per sfuggire all’asfissiante marcatura dei madrileni, perde così la lucidità per incidere.
SANCHEZ 6 – Entra e segna, dimostrando di possedere scaltrezza e furbizia in area di rigore. Si muove tanto, perché non ha giocato dall’inizio?
PEDRO S.V.
FABREGAS S.V.
GUARDIOLA 5 – Per eludere la recente flessione dei suoi uomini sceglie di mischiare le carte e giocarsela alla pari dal punto di vista tattico e fisico. Affolla inutilmente la zona centrale del campo; svuota l’attacco di un punto di riferimento preciso, come poteva essere Sanchez. Sbaglia tanto, per una volta.
REAL MADRID
CASILLAS 6,5 – Spettacolare sulla prima conclusione di Sanchez, non può nulla sulla successiva. Offre una sicurezza colossale al reparto, si conferma il secondo portiere al mondo.
ARBELOA 6 – E’bravo per oltre metà della partita, argina bene il giovane Tello e non scopre mai la sua corsia di competenza. Accusa qualche passaggio a vuoto nelle battute finali, ma nel complesso non sfigura.
PEPE 6 – La rete nasce da un suo spunto, la vittoria è consacrata anche attraverso la buona prestazione dei difensori centrali. Un paio di volte, però, esce male sul portatore di palla avversario, come in occasione del pari di Sanchez.
SERGIO RAMOS 6 – Più o meno lo stesso discorso intrapreso per Pepe: qualche sbavatura in più per lui, compensa grazie al carisma e alla grinta. Sempre più leader.
COENTRAO 6,5 – E’ da applausi la sua applicazione difensiva, dopo la figuraccia con Robben ci si aspettava un calciatore titubante. Mette invece alla museruola a Dani Alves e sfrutta intelligentemente il continuo supporto dei compagni.
XABI ALONSO 7 – Una gara piena, completa. Chirurgico in cabina di regia, detta i tempi del pressing madrileno con arguzia. Recupera un’infinità di palloni, in mezzo al campo comanda lui.
KHEDIRA 6,5 – Fido scudiero di Xabi Alonso, non si nota molto ma quanto corre! Ha inoltre il grandissimo merito di credere nell’ingenuità di Puyol e sbloccare la contesa.
DI MARIA 6 – Si sacrifica come il resto della squadra, nulla da dire. La sua prestazione risente dei troppi palloni persi, a volte provocando anche la rabbia dei compagni. Da una sua iniziativa nasce la rete del successo, in linea generale è positivo.
OZIL 7 – Una partita maiuscola, impreziosita dallo splendido assist con cui innesca Ronaldo. E’ il terzo centrocampista del Real, fa un lavoro oscuro sui palleggiatori blaugrana. Quantità e qualità, il futuro è sempre più suo.
RONALDO 7,5 – Poche altre volte lo abbiamo visto sacrificarsi come stasera. Gioca col cervello, difende la sfera col suo fisico e punzecchia continuamente Puyol e compagni. Poi mette la parola fine al campionato. Quarantatré reti, cos’altro aggiungere?
BENZEMA 6,5 – Moto perpetuo, non si ferma un attimo. Pressa i difensori locali, si allarga sulla fascia quando deve per dare il suo contributo. Inevitabilmente ne risente in zona gol, ma ormai si può definire uno dei centravanti più moderni in circolazione.
GRANERO 6 – Entra in tempo per offrire il suo contributo a questa fantastica vittoria.
CALLEJON S.V.
HIGUAIN S.V.
MOURINHO 7 – Il secondo anno di Mourinho è sempre un problema… per gli altri. Liga archiviata e Champions ancora tutta da giocare, lui e il successo sono fratelli gemelli. Ha imparato molto dalla penultima gara disputata al Camp Nou: se il suo Real mantiene sempre lo stesso atteggiamento, allora batterlo diventa un’impresa per tutti.