Ghirelli: “Non aspetto un altro lutto”

Ancori immersi nel tempo del dolore, ora, come troppo spesso accade in Italia, ci si abbandona al tempo della polemica sfrenata.

Qualche giorno e poi si dimentica tutto, fino alla prossima tragedia. Ci auguriamo sempre che non accada più, che non dobbiamo mai piangere nessuno, che la domenica sia una giornata di solo spettacolo e non di lacrime versate. Ma chi è che agisce concretamente per far sì che si possa vivere più serenamente sul campo di calcio? Quasi nessuno.

La morte di Piermario Morosini sembra aver però (si spera, almeno) smosso gli animi dal torpore della sola retorica per spingere i governanti del nostro calcio ad adottare misure reali e tangibili affinché drammi del genere restino solo brutti ed indelebili ricordi.

Ghirelli, direttore generale della Lega Pro, ha sentenziato (finalmente) così, in merito alla possibile adozione in modo obbligatorio e definitivo dei defibrillatori a bordo campo: “I presidenti devono dirci se viene rispettata la direttiva relativa alla disponibilità di un defibrillatore e alla presenza di personale specializzato. Altrimenti, domenica non giochiamo. In Italia quando si verifica qualcosa di gravissimo, se ne parla per 5 giorni e poi si rinvia tutto all’incidente successivo. Io però non aspetto un altro lutto“.

Ghirelli ha poi continuato affermando: “Ho incontrato il presidente della federazione medico sportiva, Maurizio Casasco: faremo un protocollo per varare un sistema di qualità per la gestione dell’emergenza sul campo di gara. Faremo la convenzione entro questa settimana, il protocollo partirà il più presto possibile.Di sicuro dal prossimo campionato. Noi vogliamo dare concretezza a quello che si dice in questo momento“.

E si spera che, per una volta, in Italia, trionfi l’azione sulla sterile retorica.