Inter, Forlan alla caccia del riscatto: “Non faccio le valigie dopo un anno come questo”
Così Forlan ai microfoni di Sky Sport (l’intervista sarà trasmessa oggi): “Questa, per me, è stata, finora, una stagione difficile, a causa dell’infortunio patito. Ma io non mi perdo d’animo: voglio rimanere qui, perchè ho ancora molto da dare all’Inter”.
Poi l’attaccante uruguaiano passa a parlare del suo predecessore, ovvero Eto’o, passato all’Anzhi: “L’ho battuto per due volte nella corsa alla Scarpa d’Oro. La prima volta accadde quand’ero al Villarreal, ed arrivai a pari merito con Henry, nel 2004 – 5.
La seconda avvenne quattro annate dopo, quando, con l’Atletico Madrid, segnai 32 reti in una sola stagione, un bottino pazzesco.”
Il fato, però, gli ha giocato un brutto tiro: arrivato a Milano per non far rimpiangere l’ex attaccante di Mallorca, Real Madrid e Barcellona, l’ex compagno di reparto d’Aguero, fino a questo momento, ha miseramente fallito l’obiettivo. Detto questo, il biondo centravanti nerazzurro deve molto anche alla “Celeste”, ovvero la sua nazionale, con la quale s’è aggiudicato il titolo di Miglior Giocatore Sudafrica 2010 e la Coppa America 2011. Lo stesso Forlan definisce l’alloro, vinto durante l’estate scorsa, un affare di famiglia: “Il primo a vincerla è stato mio nonno materno, nel ’59, come giocatore.
Otto anni dopo, si ripetè, stavolta come allenatore di mio padre.
Il successo in quella competizione è stato il giusto riconoscimento per il duro lavoro da noi svolto”.
Infine, il numero 9 milanese parla del suo futuro: “Più che la gente, che è molto carina con me, sono io a voler fare meglio.
Sono contentissimo d’essere all’Inter, mi piace la città, darò sempre tutto quello che ho per aiutare la squadra, magari segnando.
Infatti, fin adesso, ci sono state partite in cui non segnavamo, e tantomeno riuscivamo a capire perchè questo succedeva”.
Non è mai troppo tardi, recita un famoso detto.
Infatti, a disposizione del sostituto dell’indimenticato “Re Leone” (soprannome ereditato da Batistuta) ci sono ancora ben 6 incontri, da qui alla fine del campionato in corso.