Il polverone dell’inchiesta sul calcioscommesse continua ad allargarsi, purtroppo per il calcio italiano, a macchia d’olio. La scorsa estate sembrava che “scommessopoli” fosse un caso per pochi, invece, pian piano si scopre che sempre più persone (zingari, calciatori, addetti ai lavori e squadre intere di diversi campionati) siano coinvolte e non poco.
Dalle inchieste portate avanti dalle Procure di Bari, Cremona e Napoli, ci sono 11 club di A e 17 di B sotto indagine e le partite a forte rischio di “combine” – come si legge su Gazzetta.it – sono almeno 75 di cui 50 citate nell’ultima confessione depositata da Carlo Gervasoni. I tesserati coinvolti (tra arrestati, indagati, sospettati di illecito sportivo o di omessa denuncia) sarebbero più di 100 ma il numero è tendenzialmente destinato ad aumentare in maniera spropositata. Un estate di fuoco si profila all’orizzonte per il calcio italiano che continua a far parlare di sè, all’estero, ma non certo per risultati sportivi ottenuti, onestamente, sul campo.