Le pagelle di Lazio-Napoli

Nella Lazio sono molte più le luci che le ombre: se escludiamo Hernanes, avulso dal gioco, il resto della squadra ha brillato per freschezza atletica e qualità nelle giocate. Su tutti svetta Stefano Mauri, autore di un gol da cineteca. Il Napoli si è andato spegnendo nel corso della gara; svagato in fase difensiva, non ha potuto beneficiare della consueta freddezza dei suoi attaccanti. Male Hamsik, non ha incantato nemmeno Lavezzi.

LAZIO

MARCHETTI 6,5 – Compie un autentico miracolo su Cavani, incolpevole sul goal di Pandev. Come sempre è una garanzia.

KONKO 6,5 – In difficoltà nel tenere gli attaccanti del Napoli, quando spinge sulla fascia destra crea sempre pericoli. Si fa vedere nel finale con un gran destro a giro che per poco non beffa De Sanctis.

DIAKITÈ 7 – Domina sui palloni alti, è sempre attento in copertura. Spesso dà avvio alla manovra laziale con percussioni devastanti che i centrocampisti partenopei arginano con fatica. Fisico dirompente, sta migliorando anche tecnicamente

BIAVA 6,5 – Tiene in gioco Pandev in occasione del pareggio del Napoli, per il resto gioca una partita senza sbavature. Preciso negli anticipi, chiude tutti gli spazi.

RADU 6,5 – Sbaglia qualche passaggio di troppo ma ha il merito di fornire a Mauri il perfetto cross del 2-1. Fisicamente non sembra al 100% ma l’impegno da parte sua non manca mai.

CANA 6,5 – Agisce da schermo davanti alla difesa e la sua protezione aiuta molto i difensori biancocelesti. Il suo recupero fa sorridere Reja che aveva bisogno di un centrocampista con le sue caratteristiche.

BROCCHI 6 – Entra al posto di Cana quando mancano 15 minuti e gioca con una foga da ventenne. Per eccesso di zelo rimedia un’ammonizione evitabile.

LEDESMA 7,5 – Ogni azione della Lazio passa per i suoi saggi piedi. Non si limita a coprire ma detta i tempi alla squadra. Nello scacchiere biancoceleste la sua presenza silenziosa è indispensabile.

 CANDREVA 7,5 – Gioca senza dubbio la sua miglior partita da quando è a Roma. Corre incessantemente regalando anche parecchie giocate di qualità. Salta l’uomo come non aveva mai mostrato di saper fare, lotta su ogni pallone. Ha il merito di sbloccare il risultato grazie a un errore di De Sanctis che poi gli nega la gioia del raddoppio. Fino a oggi fischiato per le sue presunte simpatie romaniste, da stasera è uno dei beniamini del pubblico laziale.

SCALONI n.g. –Il suo ingresso a due minuti dalla fine permette al pubblico laziale di tributare il primo, vero e  meritato applauso a Candreva.

HERNANES 5 – Avulso e abulico, passa 45 minuti in ombra costringendo Reja a sostituirlo. Da un giocatore della sua classe ci si aspetta di più, soprattutto considerando l’importanza dell’avvenimento.

GONZALEZ 6,5 – Rileva Hernanes ad inizio ripresa e subito il centrocampo della Lazio inizia a girare meglio sotto la spinta dei suoi muscoli. Trottolino incessante, vince tutti i duelli che ingaggia e recupera una quantità industriale di palloni.

MAURI 10 – Bello come un dritto di Federer, una piroetta di Plushenko, un sorpasso di Senna, il suo goal in rovesciata è la cristallizzazione della bellezza dello sport, servita lì davanti ai nostri occhi. Perso nell’imperfezione del mondo, il suo gesto tecnico è puro e spavaldo. Forse perfetto. Per questo merita il massimo dei voti.

ROCCHI 6,5 – Gioca molto per la squadra, fornendo assist ai compagni in gran quantità. Contribuisce ad allargare il gioco della Lazio, tiene sempre in apprensione la difesa partenopea.  

REJA 7 – Motiva i suoi a dovere. La partita conta e la Lazio la approccia con lo spirito giusto. Indovina i cambi, striglia la squadra da bordo campo per 90 minuti.

 

NAPOLI

DE SANCTIS 5 – Il vantaggio laziale ce l’ha sulla coscienza, cresce alla distanza ma questo non basta per garantirgli la sufficienza.

CAMPAGNARO 6 – È il meno svagato dei difensori partenopei, salva con prontezza su Rocchi pronto ad insaccare.

CANNAVARO 6 – Non perfetto nelle chiusure, si assume con personalità il compito di far ripartire con precisione l’azione del Napoli.

BRITOS 5 – Non esattamente un fulmine di guerra, affossa Rocchi in area di rigore azzerando le residue possibilità di pareggiare dei suoi.

ARONICA 5,5 – Arranca in difesa, quando spinge è impalpabile. Anche per lui non è una serata da ricordare.

DOSSENA n.g. – Entra a un quarto d’ora dalla fine e non ha il tempo di incidere.

DZEMAILI 6 – Alterna buone giocate a errori vistosi, soffre la fisicità dei centrocampisti laziali.

INLER 5 – Un disastro. Quando tira non inquadra mai la porta, sbaglia più palloni di quelli che tocca, sul 2-1 fa un retropassaggio che induce Britos a sgambettare Rocchi in area di rigore. Vive una serataccia.

HAMSIK 5,5 – Non punge, non crea superiorità numerica, si limita al compitino appoggiando la palla al compagno più vicino. In ombra.

PANDEV 6,5 – Zittisce i fischi dell’Olimpico con un goal che rilancia il Napoli e manda in bestia Reja. Quando parte in velocità è difficile fermarlo, i suoi lampi accendono il Napoli.

VARGAS n.g. – Prende il posto di Pandev a 10 minuti dalla fine. Troppo poco per essere giudicato.

LAVEZZI 6 – Gioca bene per mezz’ora, dalla rete del vantaggio laziale fino al pareggio partenopeo. Sparisce nella ripresa. Da lui ci si aspetta di più.

CAVANI 6,5 – Forse il migliore dei suoi, fornisce l’assist del momentaneo pareggio a Pandev e gioca tanto per la squadra. Poco lucido sotto porta, si fa ipnotizzare da Marchetti in un paio di occasioni.  

MAZZARRI 5,5 – Si sbraccia a più non posso ma i suoi non sembrano ascoltarlo. Curiosa la sua espressione sulla prodezza di Mauri, sembrava stesse pensando: «Ma guarda te, proprio a noi lo doveva segnare un goal così!»