“Roma, sarò il tuo Fabregas”

Alessandro Florenzi è senza ombra di dubbio la rivelazione del campionato cadetto. Arrivato a Crotone con la fama del buon mediano, l’ex capitano della primavera giallorossa ha capovolto ogni pronostico: una duttilità spaventosa, tecnica, grinta e, soprattutto, gol. Già dieci in questa stagione. La salvezza dei calabresi passa ormai molto dalle giocate del romano; Florenzi si compiace per la scelta effettuata a luglio e svela il suo grande sogno nel cassetto.

“Venire a Crotone è stata la mia fortuna: ho trovato un gruppo eccezionale e un ambiente fiducioso nelle mie possibilità. Qualche rete l’ho sempre realizzata nella Primavera della Roma, restava da vedere se fossi stato capace di timbrare il cartellino anche in un campionato duro come quello di serie B. Tornare alla Roma è il mio obiettivo“. E non solo: il pupillo di Alberto De Rossi è diventato un pilastro dell’Under 21 allenata da Ciro Ferrara. “A settembre, mister Menichini mi chiese se me la sentivo di giocare terzino. In quel ruolo non aveva nessuno ed io accettai. Divenni titolare e così Ferrara, il quale cercava calciatori già con un discreto minutaggio nelle gambe, si accorse di me. Quest’anno ho fatto tutti i ruoli: terzino, mediano, intermedio, esterno alto, trequartista e, addirittura, attaccante in un tridente. Una stagione fondamentale per la mia crescita“.

Il finale è dedicato alle speranze di un talento ancora tutto da scoprire, ennesimo prodotto della bottega di Trigoria. Florenzi vuole la sua Roma, la squadra per cui andava in Curva sud da bambino. Pensiero più bello non c’è: “Molti miei compagni sono stati in ritiro con Luis Enrique, mentre io sono andato direttamente a Crotone. Credo sia stata la mia fortuna. Sabatini, tra l’altro, mi ha telefonato di recente per congratularsi. Mi ha fatto molto piacere. Il mio giocatore di riferimento è Totti, il capitano. Per lui sono stato tifoso, in Curva sud, e raccattapalle in campo. Totti non si discute! Il modello? Adoro il Barcellona e Fabregas, uno che gioca bene dappertutto. Vorrei assomigliare allo spagnolo. Io il Fabregas della Roma? Magari! Lo stile di Luis Enrique è quello che prediligo: la sua proposta di gioco è davvero interessante. Se mi vedo nella sua squadra? Sono stato capitano della Primavera e sono tifoso da sempre. Come potrei rispondere?”.