La sfida del Camp Nou lascia una strana sensazione nella mente dei rossoneri. Il Barcellona non ha di certo disputato la sua migliore gara: troppo forti i blaugrana, capaci di vincere anche col minimo sforzo, oppure questo Milan doveva fare qualcosa in più? La verità, come sempre, sta nel mezzo. La squadra di Guardiola è di un altro pianeta rispetto agli avversari; Ibra e compagni escono dal confronto con l’onore delle armi. Niente di trascendentale però: è stato un Milan non oltre la sufficienza e alcune scelte di Allegri appaiono sicuramente discutibili.
BARCELLONA
VICTOR VALDES 6 – Esente da colpe sulla rete di Nocerino. Autore di una prestazione ordinaria per il resto.
MASCHERANO 6,5 – Oramai è un difensore di sicuro affidamento, un mastino che alla grinta unisce la forte intelligenza tattica. E’ il più sicuro della difesa blaugrana: scala con disinvoltura sull’attaccante avversario, che sia Ibra o Robinho.
PIQUE 6 – Duella alla pari con l’ex compagno di squadra, guida la retroguardia e, in alcune situazioni, giganteggia. Macchia la sua prova con un errore in occasione del sigillo di Nocerino, quando sale male sul portatore di palla milanista. Ancora una volta Ibra.
PUYOL 5,5 – Forse non sta benissimo: patisce gli attacchi rossoneri sulla sua corsia e si accentra inutilmente nel momento in cui il Milan pareggia la partita, aprendo così una prateria per l’accorrente Nocerino. Esperienza e senso della posizione gli permettono un parziale riscatto.
DANI ALVES 6,5 – Guardiola decide di giocarsi buona parte della qualificazione sulle fasce: il brasiliano lo ripaga con un moto continuo, Antonini ne è stordito. Non perfetto, come sempre, nella fase difensiva. Ma ciò risulta un dettaglio in questo Barcellona.
XAVI 6,5 – Il Professore regala un oretta di grande calcio, anche se a sprazzi e a ritmi tutt’altro che pazzeschi. Impegna Abbiati con un gran tiro e sfiora la rete su punizione; ricama ogni qual volta il suo Barcellona lo richiede. La mezzora di riposo è più che meritata.
BUSQUETS 6 – Non tampona benissimo nella prima frazione di gioco, consentendo al Milan di trovare la giocata verticale in un paio di situazioni. Si riscatta nella ripresa, diventando il solito schermo per la difesa e partecipando al possesso palla di Messi e compagni.
INIESTA 6,5 – Vale lo stesso discorso intrapreso per Xavi: non si sforza più di tanto, il suo immenso talento fuoriesce solo quando è necessario. Riesce a far sembrare semplice una conclusione che, in realtà, richiede molto coraggio e conferma la sua duttilità tattica.
CUENCA 5,5 – Prima esterno a tutto campo sulla sinistra, poi ala nel tridente dalla parte opposta. L’importanza della partita lo blocca: impegno e corsa non mancano, ciò che scarseggia è la qualità. Dimostrerà presto di poter costruire una carriera luminosa, su questo non ci piove.
MESSI 7 – Il fuoriclasse, l’alieno, non è solo quello che realizza cinque reti in una partita. Le stimmate del campionissimo si intravedono anche quando Messi disputa una partita normalissima per lui ma che per gli altri sarebbe da incorniciare. Glaciale per due volte dal dischetto e inarrestabile nel momento in cui ha voglia di esserlo.
FABREGAS 6 – Si sacrifica tanto, gioca senza quasi avere un ruolo e si rivela prezioso dal punto di vista tattico. Pressa i difensori avversari, rientra a dar manforte al centrocampo e tenta l’inserimento letale in zona gol. Gli manca il guizzo vincente.
THIAGO ALCANTARA 6 – Voglioso e intraprendente, non si risparmia quando subentra a Xavi. Potrebbe però fare molto di più: a Barcellona ne parlano sin troppo bene, lo giudicano addirittura migliore in prospettiva dei suoi compagni di centrocampo.
ADRIANO 6 – Pattuglia l’out mancino e non disdegna qualche pericolosa scorribanda. Fallisce un gol facile facile.
KEITA S.V. – Gioca troppo poco, anche se bene.
GUARDIOLA 6,5 – Non è un Barcellona entusiasmante, sembra quasi una squadra che vuole risparmiarsi in vista del futuro. La difesa a tre non appare una scelta azzeccatissima, il Milan gode di molto spazio nei primi quarantacinque minuti. Ma Guardiola vince, ancora una volta: cosa dirgli?
MILAN
ABBIATI 6 – Non ha colpe, anzi: in un paio di occasioni salva il Milan.
ABATE 5,5 – Il suo rientro dopo l’infortunio è stato accelerato dall’importanza del match. E’fuori posizione quando il Barça si procura il primo rigore; migliora con lo scorrere del tempo, soprattutto se si tratta di ripartire.
MEXES 4,5 – Errore imperdonabile, gli avversari non avevano bisogno di regali. Poco concentrato e inutilmente nervoso nel finale: il sospetto che non sia adeguatissimo per certi livelli è sempre più fondato
NESTA 6 – Tieni in piedi la baracca, quasi da solo. Alla faccia degli infortuni e dell’età, alla faccia di compagni molto più giovani e acclamati. Un paio di sbavature sono ovvie, sul rigore fischiatogli contro non è fortunato. Ma avercene di Nesta…
ANTONINI 5 – Dani Alves è un treno, una freccia impazzita che non riesce a controllare. Provoca inoltre un penalty e si propone raramente in fase offensiva.
NOCERINO 6 – Sugli inserimenti senza palla diviene sempre più forte. Sfrutta a meraviglia ogni spazio che gli si concede. Sul centro destra non rende però al meglio, si sa, sembra giocare col freno a mano tirato. Ahi Allegri…
AMBROSINI 6 – Prestazione da capitano, il cuore è sfruttato maggiormente rispetto a testa e gambe. Dove può mette una falla. Anima i compagni nel tentativo di un’impresa disperata. Encomiabile.
SEEDORF 4,5 – Il tramonto è giunto già da un pezzo, purtroppo. Classe ed esperienza non bastano se poco supportate da corsa e lucidità. Rallenta il Milan, agevola i rivali.
BOATENG 5,5 – Molto positivo nel primo tempo: recupera palloni importanti e svaria con costanza su entrambe le fasce. Calo vistoso e inevitabile nella ripresa.
ROBINHO 5 – Non è questo il vero Robinho, da lui ci aspetta di più. Peccato: la sua freschezza poteva essere un’arma letale per i contropiedi rossoneri.
IBRAHIMOVIC 5,5 – Impegna Puyol e Pique, lotta e crea il varco giusto per il felice inserimento di Nocerino. Vuole assumersi le sue responsabilità, è mobile e coraggioso. Smentisce sé stesso e non attacca nessun c0mpagno per gli errori. Dura un solo tempo: rimandato e forse bocciato. Una storia amara.
AQUILANI 5 – Male male. Sta poco bene? Più che altro appare spaventato dall’importanza della contesa, un ospite di passaggio avrebbe fatto meglio.
PATO S.V. – Non serve dir nulla: c’è solo da piangere.
MAXI LOPEZ S.V. – Dieci minuti per lui.
ALLEGRI 6 – Il Milan esce a testa alta, questo è innegabile. Se la gioca quasi fino all’ultimo contro i più forti del mondo, si merita i complimenti di Guardiola. Ma quando ti ricapita un Barcellona così discreto? Gli spazi andavano sfruttati meglio. Bonera ed Emanuelson, col senno di poi, non erano più adatti alla partita dei pessimi Mexes e Seedorf? Inezie: la vera stupidaggine è stata l’utilizzo di Pato.