Le pagelle di Roma – Novara

Ecco la Roma versione ispanica: la cinquina al Novara rispecchia pienamente la struttura di questa squadra. Non soltanto per la forza in zona offensiva, ma anche per la sofferenza dimostrata nel contenere uno degli attacchi più sterili del campionato. Sugli scudi Osvaldo, l’Ibrahimovic della Roma: se Vucinic può forgiarsi di tale definizione per ciò che concerne la Juventus, non vediamo perché l’italo argentino non possa fare lo stesso. Bene anche Bojan e Lamela, le cui reti possono giocare un ruolo decisivo nella loro crescita.

ROMA

STEKELENBURG 6 – Non può nulla sulla splendida rete di Caracciolo, mentre poteva forse fare meglio in uscita su Morimoto. Buona prestazione nel complesso: regala sicurezza e, finalmente, si destreggia anche fuori dai pali.

TADDEI 6 – Non il miglior Taddei, appena sufficiente in fase difensiva e spuntato quando si tratta di spingere. Dimostra però di avere ormai assorbito in pieno il nuovo ruolo, badando prima di tutto al mantenimento della posizione.

KJAER 5,5 – Ancora non ci siamo: tante leggerezze. Si perde Morimoto in occasione del secondo gol piemontese; gli concediamo l’attenuante di aver applicato, in quell’occasione, un fuorigioco non ravvisato dall’arbitro. Gli avversari sgusciano spesso alle sue spalle, come a San Siro. Si salva parzialmente attraverso qualche buon intervento.

DE ROSSI 6 – Esperienza, senso della posizione e intelligenza calcistica fuori dal normale gli permettono di disputare una gara discreta, nonostante sia palesemente fuori ruolo. Sostiene a fine partita di essere stato aiutato molto da Kjaer: crediamo sia accaduto il contrario.

JOSE’ ANGEL 6,5 – Una partita tonica e grintosa quella del “Cote”. Era ora! Soffre ancora quando deve contenere l’avversario, ma non molla un centimetro e si batte come un leone. Stavolta il carattere gli consente di nascondere un paio di lacune ancora evidenti.

SIMPLICIO 6,5 – E’praticamente inguardabile fino al “cucchiaio” vincente. Non garantisce il suo apporto in nessuna fase del gioco; poi con una caparbietà mostruosa “ammazza” la partita e conferma la sua qualità principale: in zona gol è uno dei centrocampisti migliori del campionato.

GAGO 6,5 – Non parte benissimo e il Novara se ne avvantaggia. Sale in cattedra intorno alla mezzora senza più scendervi: ruba una quantità industriale di palloni e giganteggia dal punto di vista fisico. Gli manca un po’ più di coraggio nel momento in cui bisogna impostare.

MARQUINHO 7 – Sabatini ci ha visto giusto ancora una volta, possiamo ben dirlo. Arrivato in sordina, dimostra una forte personalità alla quale unisce tecnica e capacità di inserimento importanti. Non sarà un fenomeno ma in questa Roma ci sta a pieno.

TOTTI 6,5 – Il capitano torna a divertirsi dopo una settimana di squallore intorno a lui. Del gol è inutile parlarne: è quasi più arretrato degli intermedi, il suo nuovo compito è quello di orchestrare la manovra. Lo fa alla grande.

BOJAN 7 – La ripresa continua. Ha voglia di sprizzare tutto il suo talento, di ritagliarsi un posto importante nella compagine giallorossa. Velocità e controllo della palla sono da scuola Barcellona; se comincia a segnare regolarmente, sarà un calciatore decisivo.

OSVALDO 7,5 – Osvaldo è la differenza, non si può obiettare. Un calciatore troppo sottovalutato, uno che segna praticamente ad ogni partita e dispensa anche assist vincenti. Magari non sarà continuo nell’arco dei novanta minuti, ma con lui in campo hai sempre la sensazione di poter far male da un omento all’altro.

PERROTTA 6 – SuperSimo rientra dopo un lungo digiuno di partite. La ruggine si nota, ma professionalità e corsa non mancheranno mai nel repertorio di questo campione del mondo.

LAMELA 6,5 – Una rete finalmente! Il talento non basta se non è supportato da giocate concrete: se lo capisce sarà in grado di spaccare come vuole le partite.

LUIS ENRIQUE 6,5 – La squadra lo segue, questo è un gran segnale. Tutti convinti di un progetto che prosegue tra alti e bassi: le prossime otto partite rappresenteranno un esame decisivo.

NOVARA 

UJKANI 6 – Incolpevole su entrambe le reti siglate dai padroni di casa nei primi quarantacinque minuti. Esce per infortunio.

MORGANELLA 5 – Sulla sua fascia la Roma ha completa libertà di azione. Inutile anche in fase di spinta, nonostante il grande spazio a sua disposizione.

PACI 5 – Dovrebbe essere l’uomo forte del reparto, quello pronto a guidare i compagni. Dovrebbe.

LISUZZO 5,5 – Il migliore del trio centrale o, se preferite, il meno peggio. Almeno Lisuzzo lotta e soccombe solo per forze di causa maggiore.

GARCIA 4,5 – Tanti giovani italiani sono bravi e sperano in un’occasione. Invece si vanno ad acquistare terzini stranieri e si adattano addirittura in posizioni del campo delicatissime. Che sciagura!

GEMITI 6 – Nessuno ha vita facile con l’ex genoano: si arrangia come può sugli avanti giallorossi e crea qualche fastidio a Taddei nelle azioni offensive.

PORCARI 6 – Prestazione da capitano. Raddoppia quando può e cerca di proporsi per impostare il gioco. Onore delle armi per lui.

PESCE 5,5 – Era la sua giornata: per uno che si chiama Pesce, trovarsi a giocare il primo giorno di aprile… Così e così

JANSEN 4,5 – Chi è? Vale lo stesso discorso intrapreso per Garcia

CARACCIOLO 7 – Un leone, un combattente che meriterebbe vetrine diverse. Una rete d’antologia, tanto movimento sulle fasce per allargare la difesa avversaria. Con Caracciolo è dura per tutti.

JEDA 5,5 – Benino nella prima mezzora di gioco, poi cala e il Novara ne risente. Di testa, nonostante l’altezza, è un cliente difficilissimo.

FONTANA 5,5 – Simplicio compie un gran gesto, però l’eterno secondo avrebbe potuto opporsi in maniera più efficace. Si salva con un intervento superlativo su tiro di Marquinho.

MORIMOTO 6,5 – Il migliore attaccante della formazione di Tesser per quanto concerne i gol fatti. Quando vede Roma, poi, è inarrestabile. Sarebbe opportuno giocarsi la salvezza con un elemento che la butta dentro con discreta disinvoltura. Sottovalutato.

TESSER 6 – Il Novara ha ritrovato un’anima: si batte e crea difficoltà alle avversarie in ogni partita. Con Rigoni e Mascara, anche se la salvezza resta sempre una missione impossibile, questa squadra può provarci fino alla fine.