E’ la giornata degli ex laziali, Di Natale sembra un… Pesce d’Aprile. I promossi e bocciati della 30a giornata di Serie A
Lazio stesa da Floccari, Carrizo e Zarate fanno le fortune di Catania e Inter. Di Natale tradisce l’Udinese sbagliando di tutto a Siena. Natali emblema dell’ennesimo disastro della Fiorentina.
TOP
Juan Pablo Carrizo: se il Milan non è uscito dal Massimino con la posta piena, più che con Bergonzi e con il guardalinee Ghiandai, dovrebbe ‘prendersela’ con il portiere argentino, di gran lunga il migliore in campo. Nel primo tempo ipnotizza Emanuelson e ci mette il piede su Ibrahimovic, mentre nel finale di partita salva il risultato compiendo una prodezza su Mexes. Meno male che il Catania aveva il problema dei portieri.
Mauro Zarate: sarebbe troppo facile indicare ancora una volta Diego Milito, che pure ha segnato una tripletta al ‘suo’ Genoa mettendo il sigillo sui primi tre punti dell’Inter di Stramaccioni. La vera scommessa vinta dal tecnico romano è quella di Zarate, rispolverato titolare quando ormai nessuno era disposto a puntare sull’ex laziale, che ha ripagato la fiducia offrendo finalmente una prestazione all’altezza delle sue qualità, condita da un gol capolavoro. Ha ancora otto partite per convincere Moratti a riscattarlo.
Sergio Floccari: due gol che pesano come macigni sulla salvezza del Parma, tornata improvvisamente più vicina anche alla luce degli altri risultati. Killer spietato, colpisce e affonda proprio la Lazio, rallentando la rincorsa della sua ex squadra alla Champions League. Tre gol in una settimana, Donadoni lo sta ritrovando proprio nel momento cruciale della stagione.
FLOP
Antonio Di Natale: una giornata storta può capitare anche a chi di solito non sbaglia un colpo. A Siena il bomber campano, così come l’Udinese, non è per niente fortunato. Prima spedisce sul palo un comodo colpo di testa, poi fallisce un tap-in ancora più comodo facendosi neutralizzare da un ottimo Pegolo. Non è da lui commettere certi errori. Viene perfino da pensare che il suo sia stato un Pesce d’Aprile.
Cesare Natali: il suo folle retropassaggio, con tanto di ringraziamenti di Pellissier, da il via all’ennesimo pomeriggio da incubo della Fiorentina, che continua a tremare domenica dopo domenica e vede aleggiare sempre più minaccioso il fantasma della retrocessione. Natali finora era stato fra i meno peggio dei viola in una stagione disgraziata. Oggi ha tradito anche lui. Assieme a Pasqual, che ha sulla coscienza il gol vittoria di Rigoni.
Urby Emanuelson: il suo magic moment finisce a Catania. Non gli riesce proprio niente nei 52 minuti in cui rimane in campo. Il gol divorato nei primi minuti è sintomatico della giornata no dell’olandese, Allegri lo capisce e a inizio ripresa lo sostituisce con Boateng. In forte ribasso le sue quotazioni a poche ore dell’attesissimo impegno del Camp Nou col Barcellona.