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Floccari stende una Lazio spuntata. Al “Tardini” biancocelesti ko 3-1

Voglia di punti da entrambe le parti, Parma e Lazio si affrontano da un lato per l’Europa, dall’altra per la salvezza. Al Tardini va di scena l’anticipo serale della 30/a giornata. Donadoni ritrova Mariga a centrocampo e si affida al tandem offensivo Giovinco-Floccari. Reja non può contare sull’infortunato Klose, lascia a riposo Hernanes, e schiera il duo Matuzalem-Ledesma in cabina di regia, con Mauri alle spalle di Kozak e Rocchi. E’ un avvio da brividi per l’undici biancoceleste, perché il Parma parte spingendo subito sull’acceleratore, forte di un calcio spigliato, pericoloso, ma sopratutto incisivo. Bastano infatti solo 6′ agli emiliani per concretizzare il bel gioco espresso in campo, con Giovinco che indovina il cross dalla sinistra, e con Marchetti che si supera sull’incornata di Floccari ma non può nulla sulla conclusione piazzata, mancina, di Mariga, che regala al Tardini la prima esultanza della serata.

Primo gol in campionato per l’ex centrocampista dell’Inter, partita che si mette in discesa per gli uomini di Donadoni, che tempo altri sette minuti e trovano la rete del raddoppio. Calcio d’angolo della “formica atomica”, Marchetti respinge coi pugni ed esce dai pali, Paletta conclude al volo, Floccari si fionda sulla traiettoria e la modifica quel tanto che basta per siglare il 2-0. Proteste laziali per un presunto fuorigioco proprio dell’ex attaccante biancoceleste, ma la posizione è regolare perché nonostante l’uscita di Marchetti, al momento del colpo di testa ci sono due giocatori della Lazio tra il pallone e la porta. Al quarto d’ora piove sul bagnato per Reja, perché si fa male Dias ed è costretto a uscire: mancano i ricambi, entra Scaloni e va sull’esterno, Radu e Biava fanno i centrali.

Reja chiede ai suoi di avanzare, Mauri fa paura a Mirante al 20’ andando di testa su una punizione di Ledesma, ma la Lazio è fin troppo poca cosa nel primo tempo, e il Parma prova ad approfittarne lanciando a più riprese un pericolosissimo Giovinco, veramente imprendibile quando parte in contropiede. La fiammata che accende l’orgoglio biancoceleste arriva, però, al minuto 36, e ha come protagonista il neoentrato Scaloni, che dalla distanza lascia partire un tiro che trova la deviazione involontaria di Gobbi: tocco decisivo, perché Mirante è spiazzato, e la Lazio sigla il 2-1 che carica e le dona nuovo entusiasmo, anche se l’ultima emozione della prima frazione è gialloblù, con Galloppa che va a un passo dal 3-1 con una girata di testa fuori misura veramente di un soffio.

Nella ripresa la musica non cambia: Parma attivo, dinamico, Lazio timida, leggera a centrocampo, e non così sicura in retroguardia. Floccari ci prova a giro al 57′; un minuto dopo si spengono i riflettori della tribuna centrale del Tardini, seguiti poco dopo dalla gran parte degli altri; Giannoccaro sospende il match per circa cinque primi, il tempo di rimediare al blackout e far ripartire l’impianto di illuminazione. Riprende il gioco, e la Lazio ha subito una grande chance con Kozak, che su corner di Ledesma va in anticipo a schiacciare, con la sfera che rimbalza prima, poi sorvola la traversa. Arriva il momento di Hernanes, che Reja inserisce al posto di Mauri, in precedenza Alfaro aveva rilevato Rocchi, la Lazio prova a ragionare, ma qualsiasi strategia di rimonta viene spazzata via dal tocco sottoporta di Floccari al 71′, che su calcio piazzato di un meraviglioso Giovinco anticipa tutti e insacca il pallone del 3-1. E’ il sesto gol in campionato per l’attaccante calabrese, quello che sembra chiudere anzitempo i giochi. Perché la Lazio, nonostante tanta voglia, non risulta avere né la lucidità, né la cattiveria per riuscire a rifarsi sotto, col Parma che continua nella sua tattica, impeccabile, di attesa e ripartenza, sempre preso per mano da un Giovinco che palla al piede è assolutamente infermabile.

Vedere l’azione in solitaria che la formica atomica regala al suo pubblico a dieci dal termine, dribbling secchi e fulminanti, con Marchetti che però evita al gioiello del Parma di mettere a referto un gol stratosferico, è qualcosa di sensazionale. Il finale è pura opera di contenimento da parte dell’undici di Donadoni, che regge fino a novantesimo inoltrato, e si porta a casa un successo prezioso in chiave salvezza! I ducali salgono a quota 35, e ritrovano un successo che mancava dall’oramai lontano 5 febbraio. Per la Lazio uno stop pericoloso in chiave Europa: i biancocelesti restano a quota 51, e l’impressione è che senza Klose ed Hernanes, questa Lazio, manchi veramente di qualità e cattiveria.

PARMA (3-5-2): Antonio Mirante 5; Zaccardo 6.5, Paletta 6.5, Cristiano Lucarelli 5.5 (90′ Santacroce ng); Biabiany 6.5, Mariga 7 (1’st Stefano Morrone 6), Jaime Valdes 5.5, Galloppa 6, Gobbi 5.5; Floccari 8 (91′ Okaka ng), Giovinco 6.5. A disp.: Pavarini, Jonathan, Valiani, Modesto. All.: Donadoni 6.

LAZIO (4-4-2): Marchetti sv; Konko 5.5, Biava 5.5, Andrè Dias ng (16′ Scaloni 7), Radu 5.5; Alvaro Gonzalez 6, Matuzalem 6, Mauri 6 (68′ Hernanes 6); Tommaso Rocchi 6 (61′ Alfaro 6), Libor Kozak 6.5. A disp.: Bizzarri, Cana, Brocchi, Candreva. All.: Reja 6.

MARCATORI: 5′ Mariga, 11′ Floccari (P), 37′ Scaloni (L), 71′ Floccari (P).

ARBITRO: Giannoccaro 6.

ASSISTENTI: Preti e Colelli 6.

AMMONITI: 29′ Konko (L), 78′ Jaime Valdes (P), 82′ Scaloni (L), 88′ Alessandro Lucarelli (P).

RECUPERO: 2′ al primo tempo e 3′ al secondo tempo.

TOP PARMA: Floccari FLOP PARMA: Antonio Mirante

TOP LAZIO: Scaloni     FLOP LAZIO: Konko