Il Milan compie il primo miracolo: a San Siro, nell’andata dei quarti di Champions League, blocca sullo 0-0 il Barcellona lasciando apertissimo il discorso qualificazione. Anzi al Camp Nou, tra sette giorni, i rossoneri avranno dalla loro due risultati su tre per staccare il pass per le semifinali. Una prova maiuscola della squadra di Allegri su cui spicca l’operato della difesa (Bonera, Nesta e Antonini su tutti) e di capitan Ambrosini ringiovanito di 10 anni. Gli uomini di Guardiola, pur sfiorando il gol in più di una circostanza, sbattono contro il muro milanista e si devono accontentare di quello 0-0 tanto indesiderato dal tecnico blaugrana (Guardiola aveva sottolineato l’importanza di segnare in trasferta, ndr).
MILAN-BARCELLONA, TERZO CAPITOLO – È ancora Champions League, è ancora la scala del calcio, è ancora Milan-Barcellona: per la terza volta in questa stagione si affrontano le squadre che, negli ultimi 10 anni, più si sono rese protagoniste della massima competizione Europea: nell’ultimo decennio, infatti, due titoli e una piazza d’onore per il Milan, tre successi per il Barça. A Milano nella fase a gironi le due squadre resero onore al proprio nome e alla propria storia regalando spettacolo: 2-3 per gli spagnoli il finale, con la la squadra di Guardiola che grazie a quel successo si assicurò anche il primato nel girone. Ora in palio c’è molto di più: un posto tra le prime quattro d’Europa, con la consapevolezza che chi uscirà vincente dal doppio confronto avrà le ali dell’entusiamo dalla sua per rincorrere la vittoria finale.
FORMAZIONI – Via-vai nell’infermeria del Milan: per un Nesta che recupera, un Thiago Silva che si ferma. Allegri in emergenza difensiva affianca l’ex laziale a Mexes, con Antonini e Bonera esterni e Abbiati in porta. Rientri importanti anche in attacco con Robinho e Boateng in campo dal primo minuto: il primo completa il reparto offensivo con Ibrahimovic, il secondo prende il posto di uno stanco Emanuelson alle spalle del duo d’attacco. Sulla linea mediana il tecnico rossonero si affida all’esperienza di Seedorf e Ambrosini, con al loro fianco la rivelazione della stagione Nocerino. Barcellona praticamente al completo con unici assenti Villa e il povero Abidal: Guardiola a sorpresa smentisce i rumors della vigilia e manda in panchina Fabregas schierando al suo posto Keita. Con lui nella linea di centrocampo Xavi e Busquets, dietro il tridente formato da Iniesta, Sanchez e Messi. Davanti a Valdes, tra i pali, in difesa Puyol, Mascherano e Piquè, con Dani Alves esterno avanzato che, con i blaugrana in possesso palla, trasforma all’occorrenza il 4-3-3 a 3-4-3.
PRIMO TEMPO – Pronti-via e dopo nemmeno due minuti dal fischio di inizio dello svedese Erikkson arriva il primo sussulto per San Siro: Boateng, liberatosi al limite, vede il suo tiro deviato dalla difesa blaugrana. Il pallone giunge però a Ibrahimovic che di testa serve Robinho al centro dell’area: il brasiliano al volo di destro continua a manifestare i suoi problemi in fase realizzativa calciando malissimo e spedendo il pallone alto sopra la porta di Valdes. L’inizio di gara vede il Milan tentare di far possesso per combattere proprio quel potere territoriale caratteristico della squadra di Guardiola: col passare del minuti però la squadra spagnola sale in cattedra, impadronendosi del pallino del gioco con una serie di passaggi al limite dell’area di rigore, in attesa dello spiraglio buono. Spiraglio che tarda ad arrivare grazie a un’attenta retroguardia rossonera; non è un caso, quindi, se la prima palla-gol per il Barça arriva su schema da calcio piazzato, al 16′, con Sanchez che, a tu per tu con Abbiati, dopo un contatto finisce a terra. L’arbitro, tra le proteste spagnole, lascia correre. Passa nemmeno un minuto e Messi, servito da un cross di Dani Alves, va in rete: l’argentino però è in evidente posizione di fuorigioco e l’arbitro giustamente annulla. Le sortite offensive dell’esterno brasiliano sono la spina nel fianco del primo tempo rossonero con Antonini che tende ad aiutare spesso centralmente la difesa e Seedorf che in alcuni momenti agisce da esterno difensivo. A far pressing e schermare la retroguardia milanista agisce invece Ambrosini: proprio da un suo recupero di palla, al 20′, arriva la più nitida occasione da gol per il Milan; Seedorf, servito dal capitano rossonero, verticalizza per Ibrahimovic lanciandolo verso la porta: lo svedese, ipnotizzato da Valdes, calcia debolmente e senza angolare molto facendosi bloccare il tiro dall’attento portiere ospite.
IL BARCELLONA ALZA IL RITMO – L’occasione sprecata dall’attaccante rossonero sveglia ancor di più il Barcellona che monopolizza il gioco e spaventa Abbiati: al 25′ è Xavi che, dopo una bella triangolazione, impegna il portiere rossonero con una conclusione dall’interno dell’area di rigore; sei minuti dopo e lo spagnolo arriva nuovamente al tiro, servito di tacco da Sanchez: Nesta respinge. Il Milan, che sembra alle corde, rischia ancora su una ripartenza degli ospiti con Sanchez che viene prima rincorso e poi stoppato da un provvidenziale Antonini. È l’ultima grossa occasione del primo tempo che, a dispetto dell’assenza di marcature, ha regalato molte emozioni.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un Milan più propositivo, vivacizzato dall’ingresso al 51′ di El Shaarawy per Robinho. Come nel primo tempo la prima occasione capita proprio ai rossoneri, con Nocerino che dalla destra dell’area di rigore preferisce mettere al centro invece di calciare, vedendo il proprio traversone respinto dalla retroguardia blaugrana. Sul proseguo dell’azione è però Ambrosini a recuperare e servire Ibrahimovic sul filo del fuorigioco: lo svedese, nel guardare se l’assistente avesse alzato la bandiera, perde il controllo del pallone, favorendo la ripartenza del Barcellona con Messi su cui deve poi intervenire fallosamente Nesta per evitare ulteriori complicazioni.
I CAMBI NON SBLOCCANO IL RISULTATO – Guardiola per tentare di sbloccare il risultato decide quindi di cambiare, inserendo Tello per Iniesta e Sanchez per Pedro. Allegri risponde con Emanuelson per Boateng per poi dover sostituire anche Nesta con Mesbah, causa infortunio. Sono proprio i nuovi entrati ad aver la chance di sbloccare l’incontro con Emanuelson che sbaglia il controllo all’interno dell’area e Tello che calcia a lato dopo un buono spunto personale. Al 76′ non manca il bersaglio invece Messi, liberato al tiro all’interno dell’area: la sua conclusione è però deviata in corner da un ottimo intervento in scivolata di Ambrosini; sull’angolo seguente Puyol in tuffo di testa angola troppo mandando il pallone a lato.
FINALE – L’ultimo brivido per i rossoneri arriva all’88’ con Messi che con una conclusione dalla destra impegna Abbiati: sulla respinta dell’estremo difensore milanista si fionda Tello, il cui tiro però è murato dal tackle decisivo di Antonini. Dopo 3 minuti di recupero Erikkson fischia la fine: Milan-Barcellona finisce 0-0. Un risultato positivo per la squadra di Allegri che riesce a mantenere inviolata la propria porta potendo quindi cercare in trasferta, nella sfida di ritorno, un pareggio con gol per passare il turno. Il Barcellona, che non restava all’asciutto di marcature da ben 34 partite internazionali, avrà invece dalla sua i 70mila del Camp Nou per vincere e tener viva la possibilità di bissare il titolo conquistato lo scorso anno.
TOP MILAN: difesa rossonera, Ambrosini. FLOP MILAN: Nocerino, Ibrahimovic, Robinho.
TOP BARCELLONA: Messi, Dani Alves, Xavi. FLOP BARCELLONA: Iniesta, Puyol, Keita.
TABELLINO
MILAN-BARCELLONA 0-0 (0-0)
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Nesta (74′ Mesbah), Mexes, Antonini; Nocerino, Ambrosini, Seedorf; Boateng (66′ Emanuelson); Ibrahimovic, Robinho (51′ El Shaarawy). A disp.: Amelia, Yepes, Aquilani, Maxi Lopez. All.: Allegri.
Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Puyol; Xavi, Busquets, Keita; Sanchez (76′ Pedro), Iniesta (64′ Tello), Messi. A disp.: Pinto, Montoya, Muniesa, Thiago Alcantara, Fabregas. All.: Guardiola.
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatori: –
Ammoniti: Seedorf, Nesta e Ambrosini per il Milan, Keita per il Barcellona
Espulsi: –