Mazzata per il Panathinaikos, super squalifica dopo scontri tra tifosi

Per il club greco del Panathinaikos arriva una pesantissima penalizzazione, qualcosa di mai registrato nella storia della massima serie greca. Dopo gli incidenti provocati dai “tifosi” durante il Derby tra i biancoverdi e l’Olympiakos Piraeus la società del trifoglio esce con le ossa rotte.

La sanzione disciplinare greca ha sancito una maxi multa che comprende la sconfitta per 3-0 a tavolino contro gli avversari dell’Olimpiakos, ammenda di 252.000 mila euro, per finire con cinque punti sottratti alla classifica (tre in questa stagione e due nella prossima) e quattro partite da disputare a porte chiuse.

Il Panathinaikos paga a caro prezzo i disordini scatenati dalla sua pseudo-tifoseria in occasione dell’incontro tanto atteso contro i cugini dell’Olimpiakos di sabato scorso allo stadio Olimpico di Atene.

Gli scontri sono cominciati subito, costringendo il direttore di gara a sospendere per ben due volte la gara. Nel frattempo i vigili del fuoco sono stati impegnati a spegnere diversi incendi appiccati dai “tifosi” nella zona delllo stadio.

Anche il secondo tempo del match è cominciato con quarantacinque minuti di ritardo a causa del lancio di fumogeni, esplosivi e molotov, anche all’interno dell’impianto sportivo e addirittura sul campo di gioco. L’arbitro, quindi, non ha potuto che sospendere la partita a nove minuti dal termine sul punteggio di 1-0 per l’Olympiakos, non riuscendo più a far riprendere il gioco.

Il bollettino parla di circa venti feriti tra le forze dell’ordine e cinquanta arresti, in uno scenario che mai si era visto nel calcio greco. Solo una volta, in questa stagione, il Panathinaikos era stato penalizzato con una partita da disputare a porte chiuse, a seguito di episodi di violenza dei “supporters”, ma quello che è accaduto questa volta rasenta davvero la follia.