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Inter-Marsiglia: le pagelle della triste notte nerazzurra

Inter 

Julio Cesar 6: non soffre più di tanto nella prima frazione, a parte un colpo di testa insidioso di Ayew che però controlla senza troppi patemi. Incolpevole sul gol fatale di Brandao. Impotente.

Maicon 6,5: insieme a capitan Zanetti il migliore dei nerazzurri. Sulla destra spinge molto e bene, soprattutto nella prima frazione e mette costantemente in difficoltà Morel e il non impeccabile Ayew. Ad inizio ripresa, quando il Marsiglia si fa pericoloso e spinge, si mette in mostra con diagonali difensive praticamente perfette. Spina nel fianco.

Lucio 4,5: non soffre granché il rientrante attaccante avversario Remy ma su di lui pesa come un macigno la poca reattività in occasione del pareggio francese. Quasi irritante la non cattiveria con cui stacca per ostacolare Brandao. No comment.

Samuel 6: durante la partita la sua presenza si sente in modo costante e annulla Remy. Incolpevole sul pareggio del Marsiglia, quando Lucio lo lascia in balia di Brandao. Imprecante.

Nagatomo 5: se si guarda il primo tempo, meriterebbe anche meno. Costantemente attaccato e saltato dal duo Amalfitano- Azpilicueta soffre e deve ricorrere fin troppo spesso al fallo. Il Marsiglia dalle sue parti trova terreno fertile e i pericoli arrivano sempre da quella zona. Nel secondo tempo cresce leggermente ma non riesce a riscattare una prestazione negativa. Piccolo e indifeso.

Poli6 : Ranieri gli chiede dinamismo e lui lo ripaga con grinta e buona volontà. La qualità non è il suo forte ma la tenacia non manca e la sufficienza è d’obbligo per l’impegno e il cuore che mette in campo. Nel secondo tempo sostituito non è presente alla disfatta interista. Battagliero. (Cambiasso 6: entra tra gli applausi di San Siro che riabbraccia la sua bandiera e lo incita. Lui risponde con animo trascinatore ma non riesce a rendersi realmente pericoloso. Ritrovato, nella notte sbagliata.)

Stankovic 5,5: lui dovrebbe essere il perno davanti alla difesa e dare i tempi di gioco alla squadra. cerca di mettere carica e qualità al servizio dei suoi compagni ma, soprattutto nella seconda frazione, sbaglia molto, forse troppo. Impreciso.

Zanetti 6,5: il migliore dell’Inter. Nel primo tempo in coppia con Maicon sulla catena di destra nerazzurra costringe Morel alle barricate e alla brutta figura, a 39 anni sembra impossibile che un giocatore sia capace di tanto. Dai suoi inserimenti e dalle sue sovrapposizioni nascono le migliori occasioni interiste (davvero clamorose). Meriterebbe anche di più, ma ha il “demerito” di calare la spinta nella ripresa. Caso da studiare.

Sneijder 5: solo qualche giorno fa si parlava di uno Sneijder ritrovato, capace di nuovo di ridare la luce ad una squadra al buio. Stasera praticamente non si vede. Manca la sua qualità, il suo genio e i suoi rifornimenti al bacio per le punte. Nella notte della verità si spegne. Ombra indesiderata. (Obi 6,5: entra con foga e grande corsa e sembra dare entusiasmo ai suoi compagni nel forcing dell’ultimo quarto d’ora. Ci mette tanta buona volontà e San Siro apprezza. In costante crescita.)

Milito 6,5: prova a compensare la serata no di Sneijder dando qualità e profondità alla manovra offensiva dell’Inter. Sfortunato sul miracolo di Mandanda ad inizio match. Suo il gol della speranza nerazzurra al 75′. Dodicesimo gol nelle ultime 13 uscite. Il principe malinconico.

Forlan 5: nel primo tempo sembra addirittura a disagio non riuscendo a trovare corretta sistemazione in campo.; prima a destra, poi a sinistra, ma il risultato rimane lo stesso: assente. Nel secondo tempo Ranieri capisce che non è aria e lo sostituisce con Pazzini. Prestazione inutile. (Pazzini 6,5: dà qualità all’attacco e con lui il gol sembra probabile da un momento all’altro. Si procura l’inutile rigore che costa il rosso a Mandanda e realizza il gol più amaro della sua carriera. Di più non si poteva.)

Marsiglia:

Mandanda 7 (Bracigliano s.v): Nel primo tempo una sola parola può riassumere la sua prestazione: MIRACOLOSO. Su Sneijder e Milito è una saracinesca  e con una tale serata di grazia non si passa. Nel secondo tempo non può nulla sul gol di Milito da due passi. Per il resto fa il suo ed è diligente. Invalicabile.

Azpilicueta 6,5: fa in modo quasi perfetto entrambe le fasi, spingendo come un ossesso e controllando gli inserimenti interisti dalle sue parti. Non si conta un suo errore. Nella ripresa cala ma la sua squadra non ne risente. Dinamo.

Diawara 7: partita possente e con pochissime sbavature. Sembra un muro e controlla Forlan in maniera impeccabile. Dominante.

N’Koulou 6: partita senza particolari acuti ma attenta e senza rischi. Compitino svolto a dovere.

Morel 5: ad inizio partita sembra senza via di scampo contro il duo Zanetti-Maicon. Si fa notare in avanti solo per un missile finito abbondantemente a lato. Nella ripresa prende coraggio ma non dà aiuto concreto ad Ayew in fase offensiva. In fase difensiva continua a soffrire le discese del terzino brasiliano dell’Inter. Palesemente in difficoltà.

Diarra 7: una diga incrollabile. Sneijder di fronte a lui è nullo e la sua trequarti è una no-fly zone per gli attaccanti dell’Inter. Non sbaglia nulla, si fa sentire quando serve e dà sicurezza a tutta la squadra. Monumentale.

Mbia 6,5: degno aiutante di Diarra, senza però gli acuti difensivi del compagno di reparto. Partita tosta ma corretta, presente e significativa. Gregario di qualità.

Amalfitano 6,5: Nagatomo sembra più piccolo del solito di fronte a cotanta strapotenza atletica. Punta il terzino nipponico dell’Inter in maniera costante e sempre efficace. Le insidie arrivano sempre dai suoi piedi. Cala leggermente nella ripresa ma comunque è un punto di riferimento importante sulla fascia. Ala vera.

Valbuena 6: la sua partita scorre senza l’acuto di qualità che Deschamps si aspetta da lui. La sufficienza è data dalla volontà di dare tempi e geometrie alla sua squadra. Minuti tranquilli. (Cheyrou 6: fa il suo quando entra. Senza infamia e senza lode.)

Ayew 5,5: nel primo tempo si nota per due cose: il mancato soccorso al compagno di fascia Morel contro la spinta nerazzurra e per la maliziosità con cui ogni minuto sembra cadere stramazzato dal dolore lancinante di una carezza degli avversari. Nella ripresa si batte senza troppi risultati di rilievo. Scaltro e snervante.

Remy 5: chiuso nella morsa dei centrali dell’Inter, non si vede mai. La sua prestazione opaca è giustificata in parte dal fatto che rientrava da un serio infortunio proprio questa sera. In ritardo di condizione. (Brandao 6,5: è sua la coltellata nel cuore degli interisti: approfitta del regalo di Lucio e condanna all’inferno la Beneamata. Arma letale.)