Arsenal
Szczesny 6: fa il suo. Non corre grandi rischi, specialmente nella prima frazione, attento e diligente, seppur poco impegnato dagli attaccanti del Milan. Meriterebbe anche di più se non fosse stato per quello sbilenco rinvio che poteva costare l’eliminazione prima del 90′. Diligente.
Sagna 6,5: gran bella partita dell’esterno di fascia francese, sia in fase propositiva che in quella di contenimento. Dalle sue parti non si passa. Con Walcott è una spina costante nel fianco del povero Mesbah. Motorino.
Koscielny 7: una partita d’altro profilo quella del centrale di origini polacche, contrasta alla grande ibrahimovic e sigla la rete al 7′ che da speranze ai Gunners. Colosso.
Vermaelen 6,5: sulla stessa lunghezza d’onda del compagno di reparto. Zelante.
Gibbs 5,5: grande spinta nella prima frazione di gioco, a parte un’incertezza su El Shaarawy che gli è costata l’ammonizione e che poteva significare gol per il Milan con conseguente addio ai sogni di gloria. Nella ripresa soffre la stanchezza che attanaglia anche il resto della squadra. Fasi alterne.
Song 7: una diga. Il Milan per vie centrali non può sfondare, c’è lui. E’ l’unico del centrocampo londinese capace di spezzare la manovra avversaria e non si tira indietro. Muro.
Rosicky 7: è il faro. Non sbaglia quasi nulla e le sue gemotrie e inserimenti sono il quid che dà imprevedibilità alla fase offensiva dei Gunners. gara impreziosità dal gol del 2-0 che rende l’impossibile realizzabile. Luce.
Walcott 6,5 (Park s.v): la sua spinta dà il mal di testa a Mesbah e sembra posseduto. Quando lui spinge per il Milan sono guai. Freccia.
Oxlande-Chamberlain 6: nonostante la poca esperienza internazionale non risente dell’atmosfera infuocata delle notti d’Europa, la personalità di certo non gli manca. Aiuto importante in attacco ma incide di meno rispetto ai compagni di reparto. Senza guizzo.
Gervinho 5,5 (Chamakh s.v): non brilla come i suoi compagni, sbaglia molto, specialmente nel primo tempo, nonostante uno stadio intero (e che stadio) spinga lui e gli altri a credere sempre più nell’incredibile. Opaco.
Van Persie 6: buona prestazione, ma lui è il fuoriclasse, colui che dovrebbe trascinare la squadra azione dopo azione, e da quel punto di vista non è serata. La classe c’è, la concretezza no. trova di fronte un grande Abbiati e gli dice male. Sbaglia un gol incredibile che pesa come un macigno. Sprecone.
Milan
Abbiati 6,5: la sua è una serata di sofferenza, prende 3 gol e rimane in costante apprensione come il resto del reparto. Indeciso sul 2-0 di Rosicky, ma decisivo su Van Persie in più di un’occasione. Nonostante tutto, solido.
Abate 6,5: il migliore della retroguardia milanista. Una spinta continua sulla fascia destra capace di mettere in apprensione in più occasioni Gibbs e tiene a bada senza troppe difficoltà lo spento Gervinho. Acqua nel deserto.
Mexès 5,5: nel primo tempo in continua crisi a causa degli inserimenti centrali delle mezze punte di Wengèr, oltre che di Van Persie. Nella seconda frazione cresce assieme a tutta la squadra ma rimane al di sotto della sufficienza. Sofferenza.
Thiago Silva 5,5: lui, a differenza del compagno di reparto, è presente come sempre e mette in mostra ancora una volta la sua sconfinata classe. Determinante però la sua sbavatura quando rinvia sui piedi di Rosicky e gli serve su un piatto d’argento il 2-0. Penalizzato.
Mesbah 4,5 (Bonera s.v): sarà la non abitudine a questi palcoscenici, sarà che Walcott e Sagna sono motorini inesauribili, sarà semplicemente una serata no: fatto sta che il terzino algerino soffre da matti per l’intero match e dalle sue parti il Milan viene continuamente bucato in velocità. Groviera.
Nocerino 5,5: il centrocampista rossonero mette in gioco una prestazione anonima, volta a contenere le scorribande offensive delle talentuose ali dell’Arsenal. Sbaglia un gol clamoroso davanti a Szczesny costringendo la sua squadra a soffrire fino all’ultimo secondo. In difficoltà.
Van Bommel 6,5: se non ci fosse lui, probabilmente saremmo qui a parlare di Arsenal ai quarti. Non si fa condizionare dal giallo di inizio gara e continua a spezzare le geometrie avversarie. Lotta senza paura contro tutti. Leone a Londra.
Emanuelson 5: il suo nome sul tabellino è determinante per stabilirne la presenza in campo. Dovrebbe aiutare Nocerino e Van Bommel e invece sembra inghiottito dall’urlo dell’Emirates. Al buio.
Robinho 5,5: prova ad inventare, ma è mal assistito prima da El Shaarawy poi da Ibrahimovic. Si spegne in fretta e fatica a reagire. Rinunciatario.
Ibrahimovic 5,5: primo tempo inesistente del colosso svedese. I titoli dei giornali di mezza Europa erano già pronti: “Grande con le piccole e piccolo con le grandi”. Riesce a rialzarsi parzialmente nella ripresa, tiene su palla e fa respirare la squadra nei momenti chiave. Ancora.
El Sharaawy 5 (Aquilani s.v): serata da dimenticare per il faraone rossonero. Il giovane attaccante milanista risente della troppa emozione e si fa influenzare dall’atmosfera di fuoco della bolgia dello stadio. Rimane in campo fin troppo a lungo e non riesce mai a rialzarsi. Acerbo.