Il Milan passeggia sui resti del Palermo con un Ibrahimovic in versione extraterrestre e allunga sulla Juventus, fermata da un Sorrentino formato super. Disastrosa la prestazione dell’arbitro Paolo Valeri, che in Parma-Napoli penalizza oltremodo i ducali con una serie di errori incredibili.
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Zlatan Ibrahimovic: Tre gol, come le giornate di squalifica che ha dovuto scontare ma anche come i punti che il Milan ha di vantaggio sulla Juve, in attesa del recupero col Bologna. Pratica Palermo archiviata in un quarto d’ora dai rossoneri grazie alle tremende stoccate dello svedese, due col sinistro e l’altra con uno straordinario destro a giro. Ma c’è di più, la tripletta al Barbera gli vale anche l’aggancio a Di Natale in testa alla classifica cannonieri. Ibra è tornato, ed è più arrabbiato che mai.
Stefano Sorrentino: ecco l’altro protagonista dell’allungo momentaneo del Milan. Il portiere del Chievo ferma la Juventus con tre interventi da campione, i primi due su Padoin, mentre nei minuti finali riesce a sventare perfino la ‘maledetta’ di Pirlo. Il man of the match non può essere che lui. Il Chievo, e anche il Milan, ringraziano.
Stefano Mauri: ha scelto l’occasione migliore per segnare il primo gol di un campionato che più tribolato non si può. Costretto a saltare quasi tutta la stagione per una serie infinita di infortuni, rientra in tempo per indossare la fascia di capitano e guidare la Lazio al successo nel derby con un tocco da sottomisura che beffa Lobont. Un gol che sa di liberazione. Anzi, di giubilo. Suo e di un’intera tifoseria.
FLOP
Paolo Valeri: difficile trovare un arbitraggio più influente sull’andamento di una partita di quello del fischietto romano in Parma-Napoli. Tre errori, uno più grave dell’altro, e tutti nella stessa direzione. Assegna un rigore inesistente ai partenopei abboccando all’autosgambetto di Cavani, non ne fischia uno solare ai ducali per un fallo di mano evidente di Dossena e per completare l’opera convalida il gol vittoria di Lavezzi, partito in netto fuorigioco. Lungi dal volerne mettere in discussione la buona fede, è tuttavia comprensibile la rabbia nei suoi confronti manifestata, seppure con la solita signorilità, da Ghirardi a fine partita.
Vangelis Moras: dà una grossa mano alla Fiorentina commettendo una sciagurata autorete nel tentativo di anticipare Amauri sul cross di Pasqual. Un episodio che sa anche di condanna forse definitiva per il Cesena, che dopo la sconfitta coi viola è sempre più ultimo in classifica e sempre più disperato.
Juan Pablo Carrizo: il Catania non è fortunato in questo periodo con i portieri. Dopo la pessima prestazione di Kosicky con la Juve, la formazione di Montella è penalizzata da un’altra papera, stavolta compiuta dell’estremo difensore argentino e per giunta nel momento meno indicato. Grazie alla sua indecisione sul tiro di Forlan, un’Inter avviata verso l’ennesimo tracollo ha riaperto improvvisamente la partita trovando la spinta morale necessaria per rimontare gli etnei ed evitare così un’altra figuraccia.