Il giovane agente Fifa Giovanni Antonucci, grande esperto di calcio giovanile, è stato contattato in esclusiva per mondosportivo.it. Diversi i temi trattati, dai suoi assistiti ai vivai italiani, passando per la Champions League e il Trofeo di Viareggio.
Qauli insidie ha trovato finora nell’attività da procuratore?
“Questo è il periodo di maggior ricerca per noi giovani procuratori: in primis sicuramente le future promesse, nonchè giocatori già affermati, il che non guasta mai. Le insidie trovate finora sono principalmente dovute a quelle persone che si professano agenti, ma che in realtà non lo sono. Comunque non demorderò, sono dedito ai miei progetti“.
Giovane agente – giovane calciatore, binomio perfetto: presentaci i tuoi migliori assistiti che negli anni a venire potranno sfondare nel calcio che conta.
“Vivendo in Emilia-Romagna ho la possibilità di seguire i Campionati di serie A, B e C, dedicandomi con maggiore attenzione ai loro settori giovanili: Modena, Parma, Piacenza, Cesena e Bologna su tutti. Curo gli interessi di alcuni baby calciatori, tra l’altro visionati da grandi club come Inter, Milan e Juventus. Non voglio addentrarmi troppo, però sono convinto che sentiremo parlare in futuro di un giovane esterno classe ’96 (gioca già con ragazzi del ’95, ndr), il suo nome é Marco Vitellaro, paragonabile a mio modo di vedere a Borini della Roma. Un altro ragazzo interessante è il giovanissimo Di Cecco: piede sopraffino, gioca già come un veterano, ottimi tempi di manovra.
Due parole le spenderei anche per Bernardoni, secondo portiere degli Allievi Nazionali e portiere titolare di quelli Professionisti. Le sue doti mi ricordano quelle di Agazzi. Senza dimenticare Guerra, un talento dotato di una forza di volontà enorme. Grandi qualità tecniche, chissà, magari un giorno sarà il nuovo Baggio. Tante soddisfazioni le ricevo anche da Riccardo Bellotti, capitano indiscusso del Piacenza Berretti, dove ci gioca dall’età di otto anni. A lui sono interessate molte squadre, Modena, Sassuolo e Parma in Italia, mentre dalla Germania ci sono arrivate richieste prestigiose. Piace perchè è un leader sia in campo che fuori, è un terzino di cui sentiremo sicuramente parlare. Attualmente sto lavorando a stretto contatto con Federico Fanteria, portiere classe ’95, gran fisico, 196 cm di altezza. Interessa a squadre della Premiership“.
Quali saranno le sue prossime tappe per poter scovare nuovi talenti? Cosa bolle in pentola?
“Nel mese di aprile sarò spesso in viaggio: sto instaurando buoni rapporti con alcuni talenti austriaci, tedeschi e argentini. Sono ragazzi giovani, c’è bisogno che li segua con passione: fra di loro ce n’è uno che a parer mio è fra i migliori terzini d’Europa“.
Sappiamo che ha assistito in buona parte al ‘Trofeo di Viareggio’: le sue impressioni generali e un parere su qualche giocatore in particolare.
“Il mio auspicio è che si torni a puntare veramente sui vivai. Sono rimasto colpito dalla poca voglia di far crescere i giovani italiani. Tra i tanti visionati a Viareggio, il giocatore che mi ha maggiormente colpito è stato il numero 8 della Roma, Frediani. Chissà che carriera
farà… “
Un occhio alla Champions League: sorpreso dai successi così roboanti di Milan e Napoli contro due squadre inglesi?
“Sono state due partite fantastiche. Il Milan – a differenza dell’Arsenal – si è dimostrata una squadra matura. Il Napoli invece, deve la sua forza a uno straordinario tridente offensivo“.
Capitolo Inter: Marsiglia l’ultima di una lunga serie di sconfitte. Quali sono a suo parere i motivi di una crisi così pesante?
“I giocatori sono stanchi, alcuni direi sfiniti. L’ultime campagne acquisti sono state sbagliate, c’è stato poco fiuto da parte dei dirigenti, poca capacità intuitiva. Adesso è una squadra senza stimoli, per uscire dalle difficoltà ci vorrà tanta forza di volontà“.