Rotto ma desiderato

Un crac tremendo, il lettino della sala operatoria e addio sogni di gloria. Quanti calciatori hanno visto infrangersi le loro aspirazioni contro un tackle violento? Parecchi ma non Mauricio Isla: il cursore dell’Udinese, nonostante il grave infortunio patito nella sfida al Milan dell’11 febbraio scorso, è circondato ovunque da ammiratori.Al cospetto dei rossoneri, in una partita stregata per i friulani, il cileno commise fallo su Ambrosini, il quale gli ricadde addosso incidentalmente. Si capì da subito che la sorte aveva voltato le spalle a questo bel calciatore, tutto corsa e tecnica. Cinque giorni appresso arrivò l’intervento chirurgico a Villa Stuart, preludio della diagnosi più nera: stagione finita. By by consacrazione.

E invece no, Isla dimostra una forza caratteriale pari a quella espressa in campo, sorride sotto i ferri e dichiara disinvolto che non vestirà ancora la maglia dell’Udinese. Finisce una grande storia e si preannuncia la trama di un’incantevole favola, colorato di giallorosso, nerazzurro o chissà quant’altro. Perché in fondo il calcio è come la vita, non sempre è riconoscente ma stai sicuro che del seminato, prima o poi, raccoglierai i frutti. E il nostro Mauricio ha seminato benissimo, soprattutto in tema di chilometri su quella fascia destra, letteralmente rasa al suolo dalle sue poderose incursioni. Nel campionato in corso, addirittura, Guidolin lo ha riciclato mezzala: prestazioni da applausi, il ritmo è rimasto lo stesso. Così come i duetti con il capitano, Di Natale, lesto a comprendere quanto velocità e tecnica del compagno potessero esaltare ulteriormente i suoi colpi da genio, e viceversa.

Udine lo lascerà andare volentieri, rimpiangerà solo il fatto di essersi persa gli ultimi tre mesi del suo Isla. Poco male, resterà la soddisfazione di aver contribuito all’esplosione dell’ennesimo campioncino passato dalla famiglia Pozzo. Roma e Inter bussano alla porta con veemenza: la prima segue il cileno da almeno un paio d’anni e ha già incontrato la sua stima per il progetto basato sui giovani di talento; Moratti sta avviando una rifondazione pressoché totale della rosa, è in leggero ritardo rispetto ai giallorossi ma dispone del denaro necessario per assicurarsi un gioiello della costosissima bottega friulana. Il prezzo di base è 15 milioni, cifra leggermente calata solo per il recente infortunio. Sfida italiana all’ultimo sangue? Macché, Arsenal e Manchester United non si faranno certo pregare per inserirsi nella contesa. Tutti pazzi per Isla: chi semina, raccoglie.

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Francesco Loiacono