Vestiamolo così!

Totò Di Natale! Puntuale come le tasse, infallibile come Lupin. Non ci stancheremo mai di pretendere una maggiore attenzione per le gesta del folletto napoletano. Si parla di lui, ma non basta: un campione così andrebbe celebrato quotidianamente.Mentre il capitano dell’Udinese si avvia al terzo titolo consecutivo di capocannoniere, Cesare Prandelli prepara a Coverciano l’amichevole contro gli Stati Uniti. Il ct, a dicembre, interrogato sulle sorti di Di Natale in chiave Europei, rispose così: “Non ho bisogno di testarlo nelle varie amichevoli. Il suo valore è sotto gli occhi di tutti, non deve dimostrare nulla. Se continuasse a segnare a raffica, ovviamente, lasciarlo fuori diventerebbe molto difficile”.

Ieri, a Bologna, il Totò nazionale è sceso in campo con un ginocchio dolorante, dopo una settimana in cui aveva sostenuto solo pochi allenamenti e a ritmi blandi. Un gol e un assist il risultato, come sempre accade quando i bianconeri affrontano compagini che occupano la parte destra della classifica. In questi casi, Di Natale è devastante: timbra il cartellino con disinvoltura, poi sembra quasi giocare per il solo gusto del divertimento. Tenta colpi impossibili, sorride e orchestra il movimento dei suoi terribili compagni. Si spendono una marea di parole per le prodezze di Ibrahimovic o Cavani, giustamente, ma la realtà sostiene una tesi inconfutabile, la quale vede  Di Natale a un livello irraggiungibile. Pensateci bene: quanti calciatori negli ultimi dieci anni, se non di più, hanno segnato come Totò e con la stessa facilità? Nessuno.

Cesare Prandelli prosegue nel suo lavoro, ha confermato di essere un allenatore coerente e convintissimo di ciò che fa. Le dichiarazioni rilasciate su Di Natale rimangono in archivio, pronte allo sventolio nel caso di una marcia indietro. Altrimenti ci organizziamo in altri modi, tipo una petizione, una rivolta ecc… Se dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare, allora il nostro Totò merita una spinta collettiva verso le porte dell’azzurro; lì dove il calcio è un paradiso albergato solo dai migliori, può non trovar posto il migliore? Antonio Di Natale: come te nessuno mai.

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Francesco Loiacono