Qualche anno fa si affacciava nel panorama calcistico italiano un allenatore da subito rivelatosi simpaticissimo al grande pubblico, uno che non aveva la classica faccia di un tecnico di calcio, ma più quella di un ragazzo di paese, sempre con quel suo capppellino in testa e quella voglia matta di vincere a tutti i costi. Era il lontano 2000 quando Serse Cosmi esordiva in Seria A alla guida del Perugia, la squadra della sua città natale.
Era subito entrato nel cuore dei suoi tifosi e degli appassionati di calcio quell’allenatore dalla parlata un po’ ruspante, dalla cadenza tipicamente umbra e che faceva giocare bene i suoi ragazzi. Indimenticabile la sua immediata imitazione di Maurizio Crozza in “Mai dire goal”, dove il comico ligure ironizzava su quella parlata anticonformista nella sua genuinità e in quell’essere simpaticamente burbero di Cosmi. Tra i vari tormentoni, i suoi “Ioooo, non ironizzerei…” oppure “Liveraaaani, Materazziiiiiii vi spezzo le gambe”, per citare le più famose.
Diverse panchine per il buon Serse: avventure brevi più che altro e la soddisfazione di esordire in Champions League con l’Udinese, terminata anche questa con un bruciante esonero. Quest’anno, poi, la chiamata a novembre a Lecce, che nel frattempo aveva esonerato Di Francesco. Una situazione che definire tragica potrebbe sembrare un eufemismo, con la squadra salentina nelle ultimissime posizioni e senza un gioco decente, atto a far almeno sperare in una risalita verso la salvezza che cominciava a diventare davvero insperata.
Avventura in terra pugliese, in realtà, che era cominciata a singhiozzi, con una squadra che a stento faceva progressi rispetto alla precedente guida tecnica e che aveva chiuso l’anno con la pesante sconfitta di “San Siro” contro l’Inter per 4-1. Invece, da gennaio, le cose sembrano essere cambiate. In principio fu una vittoria tanto sofferta quanto insperata a Firenze, poi il Lecce ha inanellato una serie di risultati utili davvero sorprendenti, tra cui l’1-0 proprio contro i nerazzurri nel return match del “Via del mare”.
Un filotto importante, tanto che nelle ultime otto partite, i giallorossi salentini hanno perso una sola volta, vendendo cara la pelle a Udine e conquistando ben 15 punti, vincendo nell’ultima sfida sul difficile campo del Cagliari. L’esplosione dei due gioiellini colombiani Muriel e Cuadrado ha dato una bella mano a Serse Cosmi, che ha risollevato il Lecce dalle sabbie mobili della zona retrocessione, portandolo a soli 2 punti dalla quart’ultima, il Siena, che vorrebbe dire Serie A anche per la prossima stagione.
Per cui, detta alla Crozza, “Iooooo, non ironizzerei su una salvezza del Lecce!!!!”