Luis Muriel: il Ronaldo dei poveri attira la Roma
Il suo cartellino è di proprietà dell’Udinese: basta e avanza per comprendere come si tratti di un calciatore importante. Il colombiano Luis Muriel, attaccante 20enne, attualmente in prestito al Lecce, promette però di diventare qualcosa in più, un grandissimo. Serse Cosmi, che lo osserva da vicino ogni giorno, si è sbilanciato notevolmente: “Pur adoperando tutte le precauzioni del caso, il ragazzo mi ricorda il primo Ronaldo. Con o senza la palla, non è secondo a nessuno nell’attaccare la profondità. Dal punto di vista tecnico è delizioso”. Muriel fu acquistato dall’Udinese nell’estate del 2010; la scorsa stagione la disputò nelle fila del Granada, il club spagnolo dei Pozzo, prima di siglare quattro reti al Mondiale under 20 e meritarsi una chanche in serie A.
In Salento hanno imparato ad apprezzare le sue magie, i dribbling fulminei e lo scatto poderoso. Deve migliorare molto in fase realizzativa, ma il giovane Luis non è tipo da specchiarsi sugli allori: “E’ uno tutto campo e famiglia. Pensa solo a crescere, a correggere i punti deboli e farsi così notare dai top club. Sappiamo che la Roma manifesta un certo interesse nei suoi confronti: sarebbe stupendo un approdo di Luis in giallorosso”, così parla Helmut Wennin, agente del giocatore. Che Muriel piaccia alla Roma non è un mistero, soprattutto constatando la politica di Baldini e Sabatini in sede di calciomercato. Le pretese economiche dell’Udinese partono da una base minima di dieci milioni, destinati a crescere in caso di prestazioni sempre più convincenti del ragazzo. Ma c’è da aggiungere che in Friuli già pregustano il tandem Muriel – Di Natale, un’accoppiata che sarebbe in grado di demolire qualsiasi difesa, oltre che propedeutica a un’ulteriore valorizzazione del colombiano. Per il momento se lo godono i tifosi leccesi, dai suoi gol passa la salvezza di Cosmi; l’Udinese gongola e la Roma aspetta e spera.
Luis Muriel è potenzialmente un calciatore di quelli che accendono la fantasia delle piazze, questo lo hanno capito in molti. Sarà forse per il salto indietro nel tempo che la sua forza fa compiere alla memoria degli appassionati, quel déjà vu echeggiante un numero nove vestito di nerazzurro: il Fenomeno!