“Clamoroso al Cibali!” esclamò Sandro Ciotti il 4 Giugno del 1961, durante “Tutto il calcio per minuto per minuto” per commentare la vittoria per 2-0 del Catania sull’Inter. Questa famosissima frase si può adattare a quest’incontro, sostituendo lo stadio di Catania con quello di Basilea, ovvero il St. Jakob’s Park, dove la squadra di casa ha confermato il suo “status d’ammazzagrandi” dopo che, nella fase a gironi, gli svizzeri fecero 3-3 all’Old Trafford e poi batterono, in casa, i Red Devils per 2-1.
Il primo tiro è del Bayern Monaco, con Ribery, all’11’, ma Sommer para. Il Basilea, dal canto suo, nel giro di quattro minuti ha tre grosse occasioni: prima capitan Streller prova a sorprendere, con un pallonetto, Neuer, che devia in angolo. Sugli sviluppi del quale Dragovic, di testa, colpisce il palo interno con la palla che rimbalza due volte davanti alla linea di porta prima d’essere spazzata da Badstuber. Infine Park, una volta entrato in area, serve il liberissimo capitan Alexander Frei, il cui mancino di prima intenzione spedisce il cuoio a stamparsi sulla traversa. Locali senza alcun timore reverenziale nei confronti degli ospiti: al 24′, Alexander Frei cerca di mandare in porta il fratellino Fabien, che tenta anche lui il pallonetto ma il portiere ospite blocca sicuro in presa alta. I tedeschi tornano a affacciarsi in avanti con due conclusioni d’Alaba, tra il ventinovesimo e il finale di tempo, ma in entrambi i casi, è bravo il portiere locale a parare ed i primi 45′ si concludono a reti inviolate. Nella ripresa, al 48′, capitan Streller prova a trasformare in rete il cross proveniente dalla fascia sinistra, ma la sua incornata non ha nè forza nè precisione e rende quindi la vita facile al numero uno ospite. Al 64′ Arjen Robben fa prendere il giallo ad Abraham (diffidato, salterà il match dell’Allianz Arena) e calcia la conseguente punizione, che però si infrange sulla barriera, dopo la ribattuta (anche questa finita sulla barriera) il pallone s’alza e, alla sua discesa, viene colpito dalla spettacolare rovesciata di Mario Gomez, che però non crea grattacapi al numero uno locale. Il quale deve, dopo centottanta secondi, sventare, a mani aperte, la minaccia portata dal destro da fuori di capitan Lahm. Giunge il 72′ e Tomas Muller (subentrato al 70′ a Ribery), imbecca Mario Gomez solo nella area avversaria, ma il centravanti ex Stoccarda spara addosso all’estremo difensore ospite in uscita. Arriva l’85’ e due neoentrati confezionano il gol-partita: Zoua (che aveva preso il posto di Shaqiri, futuro giocatore dei tedeschi, solo 2′ prima) dalla fascia destra, s’accentra fino alla lunetta, poi s’accorge di Stocker (che ha rilevato Fabien Frei venti giri d’orologio prima) che fa passare il cuoio tra le gambe dell’estremo difensore ospite e esplodere i suoi tifosi d’una gioia incontenibile, quasi debordante. A parziale alibi a favore del Bayern Monaco, vanno ricordate le assenze di Schweinsteiger (problemi al ginocchio per lui) e Van Buyten, ma solo la Dea Bendata ha consentito ai finalisti del 2010 di restare in gara per la qualificazione ai quarti di finale. Parlando invece del Basilea, si può dire che, dal punto di vista del carattere, somiglia al Napoli di Mazzarri, ovvero trova gli stimoli maggiori per fare bene contro le formazioni più blasonate.
BASILEA-BAYERN MONACO 1-0
BASILEA (4-4-2): Sommer, Steinhofer, Abraham, Dragovic, Park, Shaqiri (82′ Zoua Daogari), Huggel, G. Xhaka, Fabien Frei (65′ Stocker ), Alexander Frei (89′ Cabral), Streller . A disp.: Andrist, Massimo Colomba, Degen, Robert Kovac. All.: Vogel.
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Jerome Boateng , Badstuber, Lahm; Tymoschuk, Alaba; Arjen Robben, Toni Kroos (88′ Olic ), Ribery (70′ Tomas Muller ); Mario Gomez. A disp.: Butt, Can, Gustavo, Nicklas Petersen, Pranjic. All.: Heynckes6.
MARCATORE: 85′ Stocker (BAS).
ARBITRO: Rizzoli (Italy) .
AMMONITI: 63′ Abraham (BAS), 72′ Tomas Muller, 82′ Rafinha (BAY).