CECH 6 – Ha poche responsabilità sulle reti azzurre, mentre in precedenza si era rivelato provvidenziale in due occasioni. INNOCENTE
IVANOVIC 6 – Cavani lo anticipa nettamente sul finire del primo tempo: gesto atletico formidabile dell’uruguaiano più che colpa sua. Spinge sulla corsia di destra e non si arrende mai. VOLITIVO
CAHILL 4,5 – Cosa ci fa in tale contesto? E’ lento e impacciato, gli attaccanti napoletani trovano con lui una manna caduta dal cielo. Che sia un esempio per i dirigenti esterofili! INADEGUATO
DAVID LUIZ 5 – Forse Thiago Silva ha ragione quando afferma che potrebbe essere un ottimo sostituto di Nesta. Il condizionale è d’obbligo: la sua concentrazione è latitante, si piace troppo e commette un errore decisivo. INCOSCIENTE
BOSINGWA S.V. – Dura soltanto dieci minuti, non è giudicabile. SFORTUNATO
RAMIREZ 5,5 – Sul piano della corsa gli si può rimproverare poco; si adopera in entrambe le fasi ma è poco assistito dai compagni, oltre che impreciso. VORREI MA NON POSSO
MEIRELES 5 – Non va a contrastare Lavezzi, il quale ha tutto il tempo per mirare l’angolino lontano e battere Cech. Perde diversi palloni sfogando i contropiedi avversari. MALISSIMO
MALOUDA 5,5 – Villas Boas lo rilancia dopo un lungo letargo, il francese funge da intermedio ed è piuttosto dinamico nelle prime fasi. Si propone sulla sinistra e piazza qualche buon cross, nient’altro per il resto. BRACCINO CORTO
STURRIDGE 6 – Intraprendente, svaria sull’intero fronte d’attacco, punta e salta l’uomo con una discreta regolarità. A volte esagera con i preziosismi tecnici, però nel marasma londinese emerge come uno dei migliori. REDUCE
DROGBA 5,5 – Gli anni scorrono inesorabilmente per chiunque, inutile negarlo. Il buon Didier non è più il rapace letale dell’area di rigore; il carattere e la grinta, almeno, non tramontano assieme al fisico. LEONE FERITO
MATA 6,5 – Il gol e non solo. Per lo spagnolo vale il discorso intrapreso su Sturridge: presenza costante, pungente, abbastanza concreta. In alcune situazioni pecca di egoismo. FANTASMA SOLITARIO
COLE 5,5 – Maggio è una freccia, rossa come quella dei treni. Quando poi si allargano anche Lavezzi e Cavani… Gli concediamo l’attenuante dell’entrata a freddo, peraltro in condizioni precarie, più mezzo voto per il miracoloso salvataggio sulla linea a pochi minuti dal termine. ANCORA
ESSIEN 5,5 – L’ospedale ambulante subentra allo spento Meireles. Lotta e picchia: anche lui, come Drogba, è momentaneamente limitato. VECCHIA GLORIA
LAMPARD 5 – Lui e Villas Boas non prendono il caffè assieme, il fatto è assodato. Calca il terreno del San Paolo per la gioia dei duemila tifosi blues che invocavano il suo nome: almeno per rispetto nei loro confronti poteva degnarci del suo impegno. CORPO ESTRANEO
VILLAS BOAS 5 – “Il presidente mi stima e ha fiducia in me, mi basta ciò”. E invece non basta, quantomeno la stima dei calciatori risulterebbe necessaria per un prosieguo decoroso. Il suo Chelsea è improponibile ad alti livelli. BOCCIATO