Thiago Motta: “Ecco perché me ne sono andato”

Nel bene o nel male, la sua partenza dall’Inter è stata una delle operazioni più clamorose ed inaspettate del mercato invernale. Lui è Thiago Motta, l’oriundo centrocampista ora al Paris Saint Germain degli sceicchi qatarioti, di Leonardo e di Ancelotti. L’addio alla società nerazzurra non è piaciuto proprio a tutti, dato che la partenza dell’italo-brasiliano è apparsa a molti come un voler abbandonare la barca che affondava, vista la celerità con la quale l’ex genoano si è congedato dalla Pinetina.

Evidentemente, l’eco di queste accuse ha travalicato le Alpi, arrivando dritta dritta a casa Motta in quel della “Ville Lumiere”. Ecco perché, raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, Thiago ha voluto dire la sua riguardo al suo trasferimento in Francia. “Il mio ciclo all’Inter era finito, per me era arrivato il momento di cambiare“, le prime parole del nuovo centrocampista dei rossoblu parigini.

Per sua stessa ammissione, sulla decisione dell’oriundo ha ha influito molto la cessione in estate di Samuel Eto’o, uno che, evidentemente, aveva un certo peso sia in campo che nello spogliatoio. “In parte sì. La cessione di Eto’o ha tolto davvero molto alla squadra, perché lui era uno che poteva fare la differenza sempre“.

A chi gli fa notare che senza di lui l’Inter è crollata, Motta risponde: “Non credo che dipenda tutto dalla mia cessione, penso invece che la squadra sia abituata a giocare in contropiede e che quest’anno questo tipo di gioco non sorprenda più nessuno“.

Una considerazione, infine, sul futuro prossimo dei nerazzurri e sulle loro reali possibilità di qualificarsi alla prossima Champions League: “Per loro sarà difficile qualificarsi per la prossima Champions. E non solo perché non stanno bene, ma anche perché ci sono altre squadre come Milan e Juventus che fanno meglio. Se l’Inter andrebbe rifondata? Difficile cambiare l’Inter . Non è bello parlare da fuori dei loro problemi. Non è facile trasformare una squadra così dall’oggi al domani. Ci vuole tempo, gente con la capacità di farlo. Ma mi auguro che possano trovare una soluzione quanto prima“.

 

 

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Michele Pannozzo