La favola degli scozzesi dei Rangers ebbe inizio nel lontano 1872. Da allora il club britannico ha vinto ben cinquantaquattro campionati, più di qualunque squadra al mondo e, insieme al Celtic, è sempre rimasta una potenza del calcio in Scozia. Adesso tutto potrebbe finire.
Il club del proprietario Craig White versa in cattive acque, a causa della mancanza di liquidità, e rischia seriamente il fallimento. Al fine di evitare la bancarotta, come si fa in questi casi, la società ha fatto richiesta al tribunale di Edinburgo per entrare in amminstrazione controllata. Da adesso, quindi, l’aspetto finanziario del club sarà affidato ad un commissario.
Questo tentativo potrebbe essere insufficiente, però, per contenere la crisi. Infatti vi è una sentenza della commissione tributaria britannica che potrebbe infliggere una pesante sanzione di ben cinquanta milioni di sterline, per il mancato pagamento delle tasse dal 2001 ad oggi, cifra che potrebbe estendersi a settantacinque se si aggiungono ulteriori multe da parte del tribunale.
I vertici societari vorrebbero puntare ad arrivare ad un accordo con i propri creditori, attraverso la Company Voluntary Arrangement, grazie alla quale potrebbero ottenere una riduzione del 25% sui debiti contratti. Ma anche questa scappatoia è subordinata al consenso da parte dell’organo tributario.
In uno stato di amministrazione controllata, tra l’altro, il club si vedrebbe penalizzato in campionato, con la penalizzazione di dieci punti, il che darebbe il primato in classifica (e quindi la vittoria dello scudetto) al Celtic. Inoltre, non sarà possibile acquistare nuovi calciatori finchè le finanze non verranno risanate.
I ricavi della società sono troppo scarsi, come ha dichiarato lo stesso proprietario White: servirebbero quarantacinuqe milioni di sterline per mantenere il club per una stagione, mentre i guadagni si sono fermati solo a quota trentacinque.
Fonte: ilpost.it