VIDEO – Euro 2012 shock: l’ecatombe dei randagi
A quasi quattro mesi da Polonia-Grecia, partita inaugurale degli Europei di calcio che si svolgeranno in Polonia, appunto, ed Ucraina, un documento sconvolgente getta un’ombra inquietante sull’appuntamento calcistico più importante per nazionali a livello continentale.
L’edizione online de “Il Fatto Quotidiano” ha pubblicato un lungo articolo in cui viene messa in evidenza la barbaria, fino a qualche mese fa assolutamente legale, che si sta mettendo in atto in Ucraina: l’eliminazione fisica di migliaia di cani e gatti randagi al fine di “liberare” il paese dagli intrusi a quattro zampe in vista dell’evento sportivo.
Seconda la PETA, organizzazione internazionale per la salvaguardia dei diritti degli animali, dal 2010 nell’ex nazione dell’Unione Sovietica sono stati trucidati con iniezioni letali, bastoni, fucilate e altri genere di nefandezze un numero compreso tra i 15.000 ed i 20.000 randagi. Come riportato in alcune testimonianze, a causa della mattanza, a Kiev sarebbero rimasti pochissimi tra cani e gatti allo stato brado.
Nei casi più abominevoli, si parla addirittura di animali gettati, vivi o morti, in fosse e ricoperti dal cemento o, in altri casi, di veri e propri forni crematori mobili in cui cancellare definitivamente gli ingombranti randagi. Fino a qualche tempo fa, continua l’articolo, esisteva un drammatico sito internet, vreditelyam.net, in italiano l'”ammazzacani”, ora chiuso, in cui venivano insegnate, alla popolazione, diverse metodologie per sopprimere i cani: dall’avvelenamento alle trappole artigianali.
Grandissima indignazione per questi terrificanti episodi sono arrivati non solo da associazioni animaliste, ma anche dall’Uefa e da gruppi di cittadini del resto d’Europa, tanto che sono stati istituiti dei gruppi (Boycott Euro 2012) volti a boicottare l’intera manifestazione calcistica. Una strage silenziosa, dunque, perché coloro che ci vanno sotto non possono far sentire la propria voce e per questo ancora più terribile.
Qui di seguito riportiamo uno dei tanti video che circolano su You Tube che testimoniano la crudeltà di cui sopra. ATTENZIONE!!! Le immagini contenute nel suddetto video sono forti e potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.