Il Novara fa l’impresa di battere l’Inter a San Siro grazie al muro difensivo costruito da Mondonico e alla perla di Caracciolo, favorita dall’amnesia di Chivu. Maxi Lopez decisivo a Udine con El Shaarawy, Barrientos affonda il Genoa poi umiliato dal Catania.
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Emiliano Mondonico: l’impresa del Novara a San Siro è soprattutto la sua vittoria. Sconfitto il cancro, è tornato in panchina con il proposito di salvare un Novara che sembrava spacciato fino a due settimane fa. Invece con i quattro punti nelle ultime due partite, la salvezza sembra improvvisamente possibile. La difesa più battuta del campionato è diventata improvvisamente un muro e l’Airone Caracciolo, uno che quando vede Inter vede rosso, ha spiegato nuovamente le ali. Primi segnali di un miracolo?
Maxi Lopez: ha atteso cinque giorni in hotel la chiamata del Milan e alla prima occasione ha risposto subito presente. Con il suo ingresso i rossoneri, fino a quel momento impalpabili, cambiano marcia e vincono in rimonta a Udine. L’argentino, assieme a El Shaarawy, è l’assoluto protagonista, firmando il momentaneo pareggio con il tap-in e servendo al Faraone il pallone del gol vittoria. Se lo merita, dopo quello che ha passato.
Pablo Barrientos: a conti fatti, è l’unico giocatore a vantare una marcatura multipla nel weekend di A. La prima doppietta in massima serie dell’argentino manda definitivamente al tappeto un Genoa inconsistente e finito inevitabilmente travolto dalla marea rossoazzurra.
FLOP
Christian Chivu: preferito a Nagatomo, fa rimpiangere la spinta più efficace del giapponese tant’è che viene sostituito a metà ripresa. Prima però ne aveva combinata una ancora più grossa, abboccando alla finta di Caracciolo in occasione del gol. Giornata da dimenticare per il difensore romeno, come per tutta l’Inter.
Valter Birsa: nella sua prova disastrosa si rispecchia quella del Genoa a Catania. Esordisce con il fallo da rigore abbastanza ingenuo su Gomez, per il resto è anonimo e viene sostituito a inizio ripresa da Jorquera.
Samir Handanovic: spesso elogiato per le sue grandi parate, stavolta non è stato all’altezza della situazione. In occasione del pareggio del Milan non trattiene il diagonale non irresistibile di El Shaarawy e Lopez ringrazia. Subito dopo commette un pasticcio clamoroso non intendendosi con Benatia e a evitare la frittata è solo la risaputa mancanza di opportunismo di Robinho. Poi si inchina un’altra volta a El Shaarawy, ma stavolta senza colpe particolari.