Inter, novità all’orizzonte

Le dimissioni di Fabio Capello hanno creato un mare di rumors, come direbbero oltremanica, attorno al futuro dell’ex ct dell’Inghilterra. Voci che portano direttamente ad Appiano Gentile, quartier generale interista, secondo le quali l’allenatore friulano avrebbe dovuto prendere il posto di Claudio Ranieri, dopo la pesante sconfitta di Roma.

La smentita è però arrivata direttamente dal patron neroazzurro, Massimo Moratti: “Adesso o a fine stagione, sono prive di qualsiasi fondamento”. Difficile onestamente credere al 100% alle parole del presidente, capace in passato di molti colpi di scena. Soprattutto nel caso in cui uno tra Guardiola e Mourinho mostrassero interesse per (ri)sedersi sulla panchina interista.

LA NOVITA‘ – la verà novità invece potrebbe essere il ritorno di Diego Forlan sin dal primo minuto al fianco di Milito, con Wesley Sneijder a supportare le due punte nel più classico dei 4-3-1-2. I tifosi interisti non hanno praticamente mai visto all’opera l’attaccante uguguaiano, che ha collezionato più infortuni che gol (uno solo, peraltro inutile, all’esordio contro il Palermo) in questa prima parte di stagione. Fantasia e creatività: sono questi gli aggettivi che caratterizzeranno la (nuova) fase offensiva interista. Certamente un passo avanti rispetto alla lentezza e alla prevedibilità vista nel match contro la Roma.

NOSTALGIA 4-2-3-1 – ma le novità non terminano qui, perchè il tecnico romano ha già pronto un nuovo disegno tattico per conquistare quel terzo posto tanto desiderato: il modulo con cui Mourinho vinse l’ultima Champions League, proprio su quella panchina. E allora spazio alla “freschezza” e alla corsa di capitan Zanetti, spostato sulla linea dei trequartisti per coprire le sgroppate di Maicon, con Forlan sulla fascia opposta e Sneijder a completare la fase d’attacco insieme al Principe Milito.

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Alessandro Lelli