Luis Enrique: “Roma, per essere grandi serve regolarità”
In vista dell’ultimo segmento di gara tra Catania e Roma (interrotta per maltempo al 65′), in conferenza stampa ha parlato il tecnico dei giallorossi, Luis Enrique, che ha invitato la sua squadra a rimanere con i piedi per terra per evitare pericolosi scivoloni nelle prossime partite: “Roma al pari delle grandi? Oggi ancora no. Per essere una grande serve una regolarità che ancora non abbiamo – è il monito dell’ex stella del Barcellona – Certo l’unica squadra che ho visto superiore a noi è stato il Milan, ma siamo ancora lontani da quelli che aspirano a campionato e zona Champions. Conta la classifica e noi non siamo stati regolari in questa prima metà di campionato. Ma manca quasi tutto il girone di ritorno e quello che vedo mi fa essere fiducioso, ora vedremo se saremo capaci di farlo“.
Luis Enrique ha poi elogiato la prestazione dei suoi contro l’Inter. Un sonoro 4-0 che potrebbe spianare la strada dei giallorossi verso un futuro ricco di soddisfazioni: “Se continueremo così sono sicuro che i risultati arriveranno, ma fin quando non arrivano non si può parlare. Ora la Roma ha un’identità, io non parlo di obiettivi, penso a vincere domani a Catania e dopo a Siena. Sembra uno slogan, ma non penso al prossimo anno e non mi chiedo se saremo da scudetto o da Champions. Mi interessano i tre punti in palio domani, mi piace pensare ad oggi. Quando arriveremo alla fine vedremo se è stato un successo, una sconfitta o un disastro“.
Per finire, il tecnico della Roma, non poteva non tornare sulla fumata bianca tra capitan futuro, Daniele De Rossi, e la società per la tanto attesa firma sul rinnovo contrattuale: “Mi aspettavo il rinnovo di Daniele: ho parlato con lui appena arrivato qui a Roma e ho visto e apprezzato sin da subito la sua mentalità. Lui si è confermato dall’inizio un punto di riferimento per noi, oltre che un calciatore con grandi qualità. Mi aspetto moltissimo da lui anche in futuro. È importante per ogni allenatore conoscere il pensiero di ogni elemento della rosa, perché il mio lavoro è quello di migliorare la squadra gara dopo gara“.