Operazione “last bet”, arrestato Cassano

Nuovi importanti risvolti nella cosiddetta operazione “last bet”, l’inchiesta partita dalla procura di Cremona che sta indagando sulla questione legata al calcio scommesse che sta avvelenando il mondo del pallone italiano. Nelle ultime ore sono arrivati due nuovi arresti: a finire in carcere sono stati Mario Cassano, portiere del Piacenza, e Angelo Iacovelli, un infermiere barese vicino allo spogliatoio dei galletti biancorossi.

Per i due l’accusa è di aver fatto parte, in ruoli diversi, dell’organizzazione che truccava le partite dei campionati italiani, compresi quelli di A e B. Cassano, in particolare, si sarebbe accordato con Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta e altro indagato di lusso dell’inchiesta, sulle modalità di battuta di un eventuale calcio di rigore in Atalanta-Piacenza dello scorso torneo cadetto, uno dei primi match a finire sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti cremonesi.

Dopo le nuove indagini sarebbero state posto sotto osservazione altre quattro partite: Milan-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Roma e Palermo-Bari, tutte giocate tra marzo e maggio dello scorso anno.

Intanto arrivano le prime dichiarazioni dei diretti interessanti, anche se per bocca di terzi. L’avvocato di Cassano ha affermato: “Non ho ancora visto Cassano, ci incontreremo domenica. Abbiamo sentito le dichiarazioni delle settimane scorse, attendavamo sviluppi ma non certo una misura di custodia cautelare. Al momento posso dire molto poco, non ho letto l’ordinanza: risponderemo alle accuse al pm. Mario si dichiarerà innocente e io chiederò gli arresti domiciliari, il carcere è sproporzionato rispetto a vicende sportive come queste. Cassano non ha mai conosciuto Doni ed è sorpreso delle dichiarazioni di Doni, non l’ha mai incontrato se non sul campo”.