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Serie A, Roma-Bologna 1-1: Pioli incastra Luis Enrique. Giallorossi da rivedere!

Il vero divertimento è vincere. Per una volta sembra pensarla così anche Luis Enrique, piuttosto critico in sala stampa nei confronti della sua Roma. La cattiva prestazione dei giallorossi è dipesa anche da un Bologna ben messo in campo, attento a chiudere ogni varco nel primo tempo e spavaldo nella ripresa, nella quale accetta il confronto a viso aperto. Complimenti a Pioli.

LE FORMAZIONI: Juan ritorna al fianco di Heinze, mentre Rosi si riprende la maglia da titolare con Taddei dirottato a sinistra. Greco e Borini vincono i ballottaggi con Simplicio e Bojan. Il Bologna non abbandona l’ormai usuale schieramento a tre: Raggi, Antonsson e Portanova compongono la cerniera difensiva, protetti dal duo Perez – Mudingay. Garics e Morleo appoggiano la manovra sulle corsie esterne; Diamanti e Taider illuminano alle spalle di Di Vaio.

PRIMO TEMPO: Il copione del match è quello apparso scontato alla vigilia: la Roma tiene in mano le redini del gioco, il Bologna pressa alto, contiene e poi riparte con Di Vaio e Diamanti. Gli uomini di Pioli non permettono ai padroni di casa di avviare l’azione dalla retroguardia; Taider conferma di possedere talento e personalità, si sacrifica sui portatori di palla avversari e contribuisce al palleggio felsineo. Capitan Totti appare ispirato, sorretto da una buonissima condizione atletica, e tenta più volte il tiro dalla distanza senza fortuna. Aggirare il vigoroso centrocampo degli ospiti è compito arduo, così la Roma conquista una discreta supremazia territoriale ma non è capace di impensierire Gillet. Al 37′ i rossoblu sfiorano il vantaggio: angol0 di Diamanti, la sfera vola sul ginocchio di Raggi che manca incredibilmente la rete. Si torna negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO: Nella ripresa è tutta un’altra musica: la manovra dei giallorossi è più rapida, gli attaccanti si muovono maggiormente e accrescono l’apprensione nei difensori avversari. Pioli rompe gli indugi e, captando le amnesie difensive della Roma, sceglie di giocarsela colpo su colpo. Al 5′ Di Vaio salta Stekelenburg e calcia a botta sicura trovando la respinta di Juan. Sospinti dall’Olimpico, gli uomini di Luis Enrique premono sull’acceleratore senza però fare i conti con i fulminei contropiedi del sempreverde Marc0 Di Vaio, il quale approfitta di uno svarione di Juan e manda in cielo il Bologna al 12′. Lo svantaggio sembra scuotere la Roma: neanche cinque minuti e Pjanic disegna una parabola perfetta su calcio di punizione, mossa appresa alla scuola di Juninho Pernambucano. Il genio bosniaco ha il piede caldo, salta in slalom due avversari e mette a dura i provi i riflessi di Gillet, sulla cui respinta Simplicio divora un goal clamoroso. Proprio il brasiliano e Bojan, subentrati per gli spenti Greco e Lamela, si dimostrano altrettanti confusionari e sbiaditi. La Roma è stanca, per il Bologna controllare il pari è un compito agevole.

 

IL TABELLINO:

ROMA-BOLOGNA 1-1

ROMA (4 – 3- -3): Stekelenburg 6; Rosi 6; Juan 5; Heinze 6; Taddei 5,5; Pjanic 7; (33′ st Perrottas.v), Gago 5,5,; Greco 5 (16′ st Simplicio 5); Lamela 5  (16′ st Bojan 5), Totti 6, Borini 6. A disp.: Curci, Kjaer, Jose Angel, Viviani. All.: L. Enrique 5,5.

Bologna (3-4-2-1): Gillet 6,5; Ragg 6,5 (49′ st Cherubin sv), Portanova 6, Antonsson 7; Garics 6,5 (34′ st Crespo sv), Perez 6,5, Mudingayi 6, Morleo 6; Diamanti 5,5 (22′ st Gimenez 6), Taider 7; Di Vaio 7. A disp.: Agliardi, Rubin, Khrin, Acquafresca. All.: Pioli 7.

Arbitro: Guida 7.
Marcatori: 12′ st Di Vaio (B); 17′ st Pjanic (R)
Ammoniti: Juan (R); Portanova, Di Vaio (B)