Atalanta corsara a Cesena, decisivo un autogol di Marco Rossi

L’Atalanta passa al “Manuzzi”, l’autogol di Marco Rossi è decisivo, e vale tre punti importantissimi per gli orobici in chiave salvezza. Arrigoni ridisegna l’attacco dopo l’addio di Eder e quello sempre più probabile di Candreva; si affida a Rennella di punta, e completa il reparto con Mutu e Ceccarelli sugli esterni. Colantuono ritrova Lucchini e Carmona, recupera Denis in avanti e gli affianca Marilungo. 

Match che stenta a decollare, giocato in maniera ragionata in avvio da entrambe le squadre. Il Cesena prova a impostare ma la manovra romagnola si scontra in continuazione sulla compatta retroguardia bergamasca, sorretta bene dal duo Lucchini-Manfredini. E’ l’undici di Arrigoni, comunque, il più propositivo, il più pericoloso. Con il passare dei minuti avanza il baricentro, ma concede allo stesso tempo all’Atalanta rapide ripartenze in contropiede che producono verticalizzazioni e tiri dalla distanza che non creano, però, grossi grattacapi ad Antonioli.

L’occasione più nitida del primo tempo è bianconera, e capita sui piedi di Mutu, che appena passata la mezz’ora va via in orizzontale sulla linea dell’area di rigore per poi scoccare un destro diretto sotto al sette, su cui Consigli si esalta, spostando il pallone in angolo con un gran colpo di reni. La reazione orobica si palesa poco prima dell’intervallo, con Lucchini che da posizione favorevole riesce a controllare ma non a direzionare il tiro, sparando alle stelle e sciupando un’occasione d’oro per portare la Dea in vantaggio. L’ultimo brivido della prima frazione è un colpo di testa di Morales, servito al bacio da Denis, che da due passi sbaglia clamorosamente la mira, graziando un Cesena voglioso ma eccessivamente traballante in retroguardia.

Speranze e tentativi, dunque, riversati nella ripresa, dove il gioco è più frizzante, con l’Atalanta che prova a venire man mano fuori, e il Cesena che dopo un rientro in campo grintoso, si ritrova costretto a tenere a bada l’impeto nerazzurro, ben più insidioso in questa fase di gioco. Di occasioni vere e proprie, però, non se ne vengono a creare, nonostante gli orobici provino a far male spingendo molto sugli esterni, e nonostante i padroni di casa tentino invece di innescare l’estro di un Mutu tenuto bene a bada dalla fitta rete di maglie atalantine.

Al 76’, poi, l’episodio che decide il match: Schelotto fugge via sulla destra, crossa al centro e trova la sfortunata deviazione di Marco Rossi, che spinge il pallone nella propria porta regalando all’Atalanta la gioia di un importantissimo vantaggio. Rete che scuote il match, e com’è ovvio che sia proietta il Cesena in avanti, aiutato tra l’altro dal rosso rifilato a Denis, che al 79’ tocca con la mano il pallone, su cross di Schelotto, rimediando il secondo giallo della partita e, dunque, un rosso che gli vale la doccia anticipata.

Con l’uomo in più i romagnoli aumentano la spinta, Arrigoni ridisegna l’attacco con Bogdani e Martinho, ed è proprio dalla fantasia di quest’ultimo che a tempo praticamente scaduto si plasma l’occasione che consentirebbe al Cesena di agguantare il pari: l’assist per Martinez è perfetto, la conclusione dell’attaccante uruguayano, però, centra in pieno Consigli, che salva l’Atalanta e frena l’impeto di un Cesena che, alla fine, è costretto a cedere il passo.

Al “Manuzzi”, infatti, è vittoria nerazzurra; gli orobici salgono a quota 23, agguantano il Catania, e si allontanano dalle zone a rischio della classifica. Il Cesena rimedia la seconda sconfitta consecutiva, scivola in penultima posizione, e si vede costretto a una reazione immediata e orgogliosa per evitare il peggio.