La sua carriera prosegue inizialmente con un’esperienza nella fredda Russia alla corte dell’FK Mosca, e poi al caldo arido delle spiagge brasiliane nel Gremio, prima di tornare nel calcio che conta: il 20 gennaio 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento in Sicilia, sponda Catania. Da quel giorno Maxi Lopez non smetterà più di segnare: concluderà la stagione 2009-2010 con 11 gol in 17 partite, contribuendo in maniera fondamentale alla salvezza degli etnei e, nella stagione successiva ancora 8 gol, altrettanto importanti per gli obiettivi del club siciliano.
Il resto è storia recente, quella di un attaccante che ha inseguito una “grande” per tanti anni e, finalmente, può dire di aver coronato il suo sogno. Non senza sofferenza, perchè lasciare Catania (e il suo pubblico) per lui è stato evidentemente emozionante, e gli è costata anche qualche lacrimuccia; ma l’argentino sa meglio di chiunque altro che questo potrebbe essere l’ultimo treno per il calcio che conta, e lo dimostrano tutti quei giorni rimasto ad aspettare nell’albergo vicino alla sede del Milan, a seguire (e forse anche gufare) la Tevez-novela assieme al proprio procuratore Andrea d’Amico.
Le sue prime parole da rossonero sono quelle di un calciatore stremato da un mese di attesa: “Sono felice visto tutto cio’ che e’ successo. Alla fine e’ arrivato il premio di entrare in questa grande squadra“. Adesso deve regalare qualche “maxi-gioia” ai tifosi, per dimostrare che lui coi “grandi” ci può stare per davvero.