Le critiche intorno a Jose Mourinho sembrano aver prodotto un effetto positivo per il Real Madrid: ottima prestazione delle merengues di fronte a un Barcellona opaco ma capace comunque di agguantare il massimo risultato con il minimo sforzo.
BARCELLONA
PINTO 5,5 – Si crea da solo un sacco di problemi, come quando rinvia il pallone addosso a Higuain a metà primo tempo. E’bravo a rimediare in un paio di occasioni. Incolpevole sui due gol subiti.
DANI ALVES 6 – La perla del due a zero salva una prestazione altrimenti da rivedere: il Real su quella fascia va via con una certa disinvoltura e punge la retroguardia blaugrana.
PIQUE 5 – La dormita dopo soli dieci secondi lascia comprendere che si tratta di una serata storta. Una sofferenza continua, accentuata dall’ingresso di Benzema. Sulla rete di quest’ultimo è completamente fuori posizione.
PUYOL 5 – Il capitano è coinvolto nel marasma generale della linea difensiva; Benzema si trasforma in incubo anche per lui e lo beffa troppo agevolmente con un pallonetto. Esperienza e carattere stavolta non bastano.
ABIDAL 5,5 – Il meno peggio del quartetto arretrato, sempre attento e piazzato correttamente. Poi si concede una distrazione grossolana, la quale permette a Ronaldo di segnare indisturbato.
XAVI 6 – Il professore blaugrana è uno spettacolo quando ha la palla tra i piedi: regala le solite giocate strabilianti. Solo che si accende ad intermittenza e non riesce a opporre un filtro efficace alla manovra dei rivali.
BUSQUETS 5,5 – Vale il discorso fatto per Xavi. Difetta in fase di interdizione, il suo cavallo di battaglia.
INIESTA 6 – La sua gara dura una mezzora: abbandona il campo anzitempo per via di un infortunio, apparso in verità molto leggero. Fino a quel momento era stato uno dei migliori.
MESSI 7 – Non brilla per continuità nell’arco del match, però quando decide di fare il Messi è ovviamente inarrestabile. Serpentina ubriacante e assist delizioso per Pedro sul finire di tempo, mentre nella ripresa è l’unico a creare qualche grattacapo alla retroguardia ospite.
SANCHEZ 5,5 – Comincia da punta centrale per poi allargarsi a destra dopo l’ingresso di Pedro e l’arretramento di Fabregas. Nel gioco del Barcellona rappresenta la variante: si muove come una scheggia impazzita senza palla, taglia in continuazione da una parte all’altra infastidendo i suoi diretti marcatori. E’cresciuto molto dal punto di vista muscolare, gli manca ancora il dribbling stretto che sfoggiava a Udine.
FABREGAS 5,5 – Prima dell’uscita di Iniesta non ha un ruolo ben definito, è libero di svariare a proprio piacimento. Bene nella fase centrale della partita, in difficoltà come l’intera squadra negli altri spezzoni. Mancano i suoi inserimenti offensivi.
PEDRO 6,5 – Non si vede tanto ma il suo cinismo in zona rete non fa sconti; un rasoterra chirurgico apre la strada delle semifinali. Forse si dovrebbe iniziare a parlare di gol alla Pedro.
THIAGO ALCANTARA 5 – Venti minuti anonimi per il figlio di Mazinho. Ha la piccola attenuante di subentrare nel momento peggiore.
GUARDIOLA 6 – Un Barcellona in chiaroscuro, forse anche per la lunga lista di infortunati che non gli offrono la possibilità di applicare un seppur minimo turnover. L’obiettivo è però centrato: si conferma l’eroe del Clasico.
REAL MADRID
CASILLAS 6 – Le conclusioni vincenti di Pedro e Dani Alves sono imparabili. Per il resto ha pochissimo lavoro da sbrigare.
ARBELOA 5 – Una diagonale incomprensibile apre un’autostrada a Pedro e stronca il Real dopo un buonissimo primo tempo. Un errore madornale.
PEPE 3 – I fischi di uno stadio intero e le telecamere puntate tutte su di lui non sono sufficienti a sedarne l’indole violenta. Una manata volontaria a Fabregas e altri brutti falli: non ha senso commentare il lato strettamente calcistico con personaggi del genere. Merita un voto uguale al suo numero di maglia.
SERGIO RAMOS 6 – Regge fino all’ultimo, ci mette cuore e gambe. Un pericolo pubblico per il Barcellona sulle palle inattive.
COENTRAO 6,5 – Grinta da vendere, sulla sua corsia non si passa. Attento e concentrato, perfetto nelle diagonali a differenza di Arbeloa. E adesso i madrileni, con lui e Marcelo, si ritrovano due terzini sinistri di livello mondiale.
XABI ALONSO 5 – L’impresa delle merengues risulterebbe meno ardua se ci fosse il contributo del regista, ma Xabi si dimostra confuso e soprattutto stanco. Nessuna idea e combattività minima.
DIARRA 5,5 – Dinamico e propositivo per gran parte della prima frazione di gioco, oltre che abile nel pressing sui palleggiatori avversari. Macchia la prestazione con i troppi falli: già ammonito, viene richiamato in panchina da Mourinho per evitare spiacevoli sorprese.
KAKA’ 6 – Accumulare minuti gli fa bene, infatti è tutto un altro Kaka’; si scambia spesso la posizione con Ozil e non scompare mai dal vivo del gioco. Dura solo 45 minuti ma i segnali sono incoraggianti. Vuoi vedere che il gran colpo di mercato l’ha messo a segno il Real Madrid?
OZIL 7 – Finalmente ritorna a sprizzare fiammate di talento puro, in un match di cartello per giunta. Disegna parabole perfette con il mancino e nell’uno contro uno ha quasi sempre la meglio. Gioca a tutto campo nell’assalto finale.
RONALDO 6,5 – Non è molto presente, a volte è cosi defilato da sembrare un corpo estraneo alla squadra. Poco male per il Barça: quando ha la palla tra i piedi calcia con una facilità disarmante. Impegna Pinto in varie circostanze e sigla la rete che riaccende la contesa.
HIGUAIN 5 – Un errore non da lui dopo pochi secondi dal fischio di inizio. Probabilmente non si aspettava l’errore di Piqué e i muscoli, inoltre, non erano ancora caldissimi. Fatto sta che l’occasione divorata pesa come un macigno sulla sua gara.
GRANERO 6 – Porta in dote la freschezza, corre ed è partecipe in entrambe le fasi di gioco.
BENZEMA 7 – Un indiavolato, la sua velocità mette a dura prova la retroguardia blaugrana. Fa vedere i sorci verdi a Puyol e lo elude con disinvoltura nell’azione del due a due. Tra gli ultimi a mollare.
CALLEJON 6 – Molto attivo nella mezzora che Mourinho gli concede. Non arriva alla conclusione ma è una zanzara fastidiosa per gli avversari.
MOURINHO 6,5 – Chissà che il decimo Clasico della sua avventura non possa essere quello della svolta: i blancos disputano una gara intensa, costruiscono azioni pungenti a iosa ma vengono puniti alla prima distrazione. Bravo a far si che la rabbia per il finale di primo tempo si trasformi in energia positiva. Azzecca tutte le sostituzioni.
Fonte: Youtube.