Un Napoli trascinato dal solito Lavezzi, supera “di rigore” l’Inter tra le incomprensibili scelte dell’arbitro Celi, forse il peggiore in campo.
LE FORMAZIONI: Napoli (3-4-2-1): Mazzarri manda in campo i titolarissimi per cercare di centrare la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, traguardo importante a maggior ragione in un momento difficile come quello che sta ora vivendo in campionato la squadra partenopea. In campo De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Zuniga, Gargano, Inler; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
Inter (4-4-2): Ranieri ha alcune defezioni forzate (ad esempio Lucio e Pazzini influenzati) e altri giocatori scelti per una sorta di turn-over leggero. In casa del Napoli, quindi, non sarà facile fare risultato con Castellazzi tra i pali; una difesa a quattro con Maicon, Ranocchia, Samuel e Chivu; un nutrito centrocampo composto da Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso e Obi; mentre in avanti Sneijder affiancherà l’altra punta nerazzurra, Milito.
BENTORNATO LAVEZZI – Cosa mancava al Napoli delle scorse partite per essere pericoloso e pungente? Forse semplicemente Ezequiel Lavezzi. In tutto il primo tempo è l’argentino la variabile impazzita in grado di far tremare i nerazzurri con le sue accelerazioni. La prima azione pericolosa è di marca partenopea: al quindicesimo Gargano lancia bene Maggio in profondità e l’esterno non si fa pregare, scattando alla grande e concludendo a rete, trovando però la pronta risposta di Castellazzi che gli nega la gioia del gol. Pochi minuti ed è ancora Napoli: su punizione guadagnata dal solito Lavezzi, Gargano colpisce bene e manda il pallone di pochissimo fuori, regalando l’illusione del gol al pubblico del San Paolo. E’ poi ancora Lavezzi a servire Cavani in profondità, con l’uruguagio che cade a terra su evidente spinta di Chivu, non sanzionata da Celi.
FOLLIA SNEIJDER – A differenza rispetto a quanto preventivato, l’olandese non ha il compito di giocare alle spalle di Milito, ma esattamente da punta al fianco dell’argentino. Sneijder palesa la sua insofferenza per il ruolo in primis non seguendo le indicazioni dalla panchina del tecnico, che gli intimava di giocare più avanzato, poi macchiandosi di diversi falli di nervosismo. Il fantasista nerazzurro dapprima compie un intervento assassino con piede a martello sulla tibia di Gargano (Celi anche qui, sbagliando, non ferma il gioco con una decisione che ha del clamoroso), poi calciando a rete a gioco abbondamente fermo, ricevendo così un cartellino giallo. Infine Sneijder completa l’opera dapprima inveendo contro la propria panchina, parrebbe contro lo stesso Ranieri, poi commettendo ancora un fallo inutile e di nervosismo, ai danni di Maggio.
IMPERDONABILE THIAGO MOTTA, IL NAPOLI PASSA – E’ il quarto minuto della ripresa, quando Thiago Motta perde un pallone sulla trequarti che pareva innocuo; sullo stesso piomba Cavani che viene atterrato in area dallo stesso Thiago Motta, in evidente confusione. Celi assegna il rigore del quale si incarica “el matador” azzurro, che decide di calciare come fatto domenica scorsa contro il Bologna, ma trovando maggiore fortuna, per il vantaggio del Napoli. L’ingresso di Alvarez per Obi e il conseguente riposizionamento “a rombo” del centrocampo nerazzurro iniziano a dare i loro frutti, con il giovane argentino abilissimo a lanciare Milito, bravissimo a ricevere scattando sul filo del fuorigioco e ottenendo un evidente fallo in area su strattonata di Maggio. Anche qui Celi da il peggio di se non concedendo la massima punizione. L’Inter spinge ancora e si rivede finalmente Sneijder, autore di un primo tempo pessimo, autore invece ora di un grandissimo tiro dalla distanza, con la palla che termina la sua veloce corsa a pochissima distanza dai pali difesi da De Sanctis.
FINALE THRILLING – Il finale mostra numerosi capovolgimenti di fronte e due squadre intenzionate ad affrontarsi a viso aperto. A venti dalla fine Gargano fa gran pressing e ruba un pallone preziosissimo a centrocampo, lancia alla perfezione Cavani che gira di prima per Pandev che non centra la porta con un sinistro al volo forte ma ampiamente fuori bersaglio. Per l’Inter è Sneijder a salire in cattedra, prima con un tiro impreciso dalla distanza, poi ottenendo un calcio di punizione dal limite per fallo di Maggio ai suoi danni. A quattro primi dal termine, Alvarez serve di tacco Maicon che crossa su De Sanctis che smanaccia sui piedi di Zarate; l’argentino calcia in porta ma trova l’opposizione dell’estremo difensore napoletano che poi blocca l’ennesimo tentativo, stavolta di Cambiasso. Negli ultimi minuti i tentativi disperati dei nerazzurri di ottenere un pareggio, il Napoli trova vere e proprie praterie di fronte a se per ripartire in contropiede: prima lo fa con Dzemaili che impegna Castellazzi abile a deviare in angolo; poi è Cavani, servito al meglio in area, a dribblare un difensore, saltare anche Castellazzi e depositare in rete per il raddoppio dei padroni di casa.
TRIPLICE FISCHIO – Il Napoli vince con due reti di scarto scacciando la crisi e raggiungendo la semifinale di Coppa Italia avendo la meglio su un Inter capace di giocare bene solo nella ripresa. Il primo tempo ha mostrato un gran Lavezzi, vero trascinatore degli azzurri, al cospetto di uno Sneijder irritante e inutile. Nella ripresa, l’olandese è invece cresciuto e aiutato l’Inter a tentare la rimonta, mentre l’argentino è stato sostituito da un nervoso Pandev. Il risultato di 2-0 non scandalizzerà nessuno, ma gli errori di valutazione di Celi di certo non hanno favorito i nerazzurri, prima forse graziati dalla mancata espulsione di Sneijder, poi colpiti “a morte” dalla mancata concessione di un rigore solare ai danni di Milito.
IL MIGLIORE IN CAMPO
Edison Cavani, voto 7,5
“El matador” non gioca una delle sue migliori partite, ma è freddo e determinante quando serve, ad esempio quando si prende la responsabilità di calciare un rigore da lui stesso procurato a soli tre giorni dall’errore di Siena e poi quando semina il panico nell’area nerazzurra in pieno recupero e deposita in rete dopo un slalom da fuoriclasse.
LE PAGELLE – Napoli: De Sanctis 6 – Campagnaro 6 – Cannavaro 5,5 – Aronica 5,5 – Maggio 6 – Zuniga 6,5 – Inler 5 (dal 81′ Dzemaili s.v.) – Gargano 7 – Hamsik 6 (dal 86′ Dossena s.v.) – Lavezzi 7 (dal 64′ Pandev 5,5) – Cavani 7,5.
Inter: Castellazzi 6 – Maicon 6,5 – Ranocchia 6,5 – Samuel 5,5 – Chivu – Zanetti – Obi 5,5 (dal 45′ Alvarez) – Thiago Motta 4 (dal 75′ Zarate s.v.) – Cambiasso 5 – Sneijder 5 – Milito 6,5.
Ammoniti: 23′ Chivu (I), 38′ Sneijder (I), 56′ Milito (I), 59′ Maggio (N), 85 Gargano (N)
Marcatori: 50′ Cavani (N), 92′ Cavani (N)
Arbitro: Celi di Campobasso, coadiuvato dai Sig.ri Cariolato, Difiore e Giannoccaro.
Siamo vicini ai familiari di Paolo, grandissimo tifoso azzurro (per tutti “Tarì”) che ci ha da poco lasciato. Un abbraccio a chi gli voleva bene e un ricordo per un tifoso sempre pacato, attento alle vicende azzurre e dallo spirito propositivo, mai distruttivo.