I migliori, ruolo per ruolo, del girone di andata di Serie A che è appena andato agli archivi. C’è tanto bianconero, con sei undicesimi equamente suddivisi tra Juventus e Udinese.
Samir Handanovic: il portiere rivelazione dello scorso campionato si sta confermando su livelli eccellenti anche in questa prima parte di stagione. Ultimo baluardo dell’ermetica difesa dell’Udinese, è stato insuperabile in più della metà delle patite giocate.
Stephan Lichtsteiner: una delle intuizioni più felici del mercato estivo juventino. Terzino infaticabile dalla spinta inesauribile, costanza di rendimento come pochi. Segna il primo gol del campionato bianconero e quello che vale il titolo platonico di campione d’inverno. Moto perpetuo.
Thiago Silva: è il migliore difensore del campionato, uno dei primi tre d’Europa. Il suo nome nella Top 11 è scontato. Salvo qualche sbavatura nelle prime partite, ha sempre protetto con la sua solita classe ed eleganza la porta di Abbiati.
Mehdi Benatia: adesso che è via con la nazionale marocchina per disputare la Coppa d’Africa, si sente la sua mancanza nella difesa dell’Udinese da lui egregiamente guidata per tutto il girone di andata. Un colosso.
Senad Lulic: ingaggiato come terzino di spinta, l’esterno bosniaco della Lazio è diventato ormai un’ala aggiunta a tutti gli effetti. Molto bravo a offendere, ha già segnato tre gol in questo campionato di cui è una delle sorprese più piacevoli.
Claudio Marchisio: ha finito con la spia della riserva accesa aver viaggiato a tutto gas nelle prime 15-16 partite, segnando la bellezza di 6 gol. In estate si diceva che potesse non rientrare nei piani di Conte. I fatti hanno dimostrato l’esatto contrario e il suo apporto è imprescindibile.
Andrea Pirlo: meno male che era dato per finito. Scaricato dal Milan, a 32 anni ha subito conquistato i tifosi della Juventus offrendo lampi di genio in ogni partita e sfornando assist a volontà, spesso tramutati in gol dai compagni. Come si dice, la classe non è acqua.
Stevan Jovetic: sfortunatissimo nella scorsa stagione, interamente saltata, il fantasista serbo si è rilanciato alla grande in questo girone di andata. E’ sempre più l’uomo simbolo della Fiorentina, di cui ha segnato la metà delle reti. Peccato che il resto della squadra non sia alla sua altezza.
Zlatan Ibrahimovic: mister campionato sta dando il suo grande contributo anche quest’anno alla causa del Milan. Con la doppietta al Novara sono 14 le reti dello svedese, che divide il titolo di capocannoniere con l’eterno Di Natale. Finchè risulta così decisivo, considerare il Milan come il vero favorito per lo scudetto è tutt’altro che un azzardo.
German Denis: in pochi alla vigilia del campionato avrebbero scommesso in un exploit del Tanque dopo le esperienze poco felici a Napoli e Udine. Sulle sue spalle ruota tutto l’attacco orobico e con i suoi 12 gol, uno più pesante dell’altro, ha trascinato l’Atalanta ben presto fuori dalla penalizzazione e poi ben al di sopra della zona salvezza. Se dovesse continuare così…
Antonio Di Natale: per lui ormai non ci sono più aggettivi. Da due anni e mezzo è il Re dei cannonieri, per lui gli anni sembrano non passare mai. Se l’Udinese guarda ancora da vicino Juve e Milan lo deve soprattutto alle sue innumerevoli prodezze. Prima o poi si dovrà accorgere di lui anche Prandelli.