Roma esagerata: Totti e Lamela sugli scudi. Le pagelle

Cappotto all’Olimpico: la Roma ridicolizza il Cesena con ben 5 reti e un dominio imbarazzante. Eder salva l’orgoglio personale, Borini incarna i valori che i romanisti amano.

ROMA

STEKELENBURG 6,5 – Spettatore per tutta la gara tranne che in due circostanze: Eder è bravissimo a saltarlo con un pallonetto nell’azione della rete cesenate; successivamente l’olandese è glaciale in uscita bassa sempre sul brasiliano lanciato a rete. Portiere di livello assoluto.

ROSI 6,5 – Tanta volontà, tanta corsa e applicazione. Dimostra progressi evidenti nella fase difensiva, mentre in quella d’attacco è propositivo come al solito. Deve migliorare nell’ultimo tocco, risulta spesso poco concreto.

JUAN 7 – Un campione del genere, se sorretto da una condizione fisica adeguata, è ancora imprescindibile nel progetto Roma. Elegante e puntuale, trova anche il tempo per timbrare il cartellino dei marcatori. Calciatore fantasticamente diverso.

HEINZE 6 – “El Gringo” si concede un pomeriggio in chiaroscuro. Sorpreso alle spalle da Eder in occasione del gol subito, si riscatta parzialmente con la deviazione aerea dal cui sviluppo nasce la rete di Juan. Perdonato.

TADDEI 6,5 – Diligente, ormai un terzino di tutto rispetto. Tante svolazzate sulla corsia mancina, la sua tecnica viene esaltata dal contesto del match. Qualche distrazione ampiamente passabile nella ripresa.

PJANIC 7,5 – E’ uno degli elementi maggiormente importanti per il gioco richiesto da Luis Enrique: tecnica sopraffina e intelligenza tattica da veterano. Si vede che da trequartista rende il meglio,  infatti disputa una seconda frazione di gioco intensa e caparbia della quale il sigillo del pokerissimo è un esempio perfetto.

GAGO 6,5 – Bravissimo “El Pintita”, degno sostituto di De Rossi. Nel momento in cui tutti cercano, giustificati dal risultato, di strafare, lui capisce la necessità di garantire comunque una buona dose di lavoro sporco. Astuto.

GRECO 7 – Ottimo nell’assist a Borini, sempre pulito e preciso, cosa che a volte non gli riesce a causa della sua grande dinamicità. Ha meritato il nuovo contratto perché è ormai giusto ritenerlo un centrocampista di livello, uno da grande squadra.

LAMELA 7,5 – Sublime, con le dovutissime proporzione ha ragione Totti quando dice che magari il suo erede la Roma ce l’ha già in casa. Delizioso nei due cioccolatini offerti al capitano, irritante per i difensori del Cesena. Forse esagera nelle giocate di fine, ma a quest’eta è comprensibile. E’ straordinariamente bello per i tifosi giallorossi riflettere sul suo anno di nascita: 1992.

TOTTI 8 – Due reti in 7 minuti, brandelli di calcio puro e una condizione fisica ottimale per un 35enne. Ma oltre a tutto ciò, pensare che abbia battuto un nuovo record manda in estasi l’universo dei tottiani. Gli aggettivi non esistono più, gli rivolgiamo solo un appello: siamo in un paese democratico, dai spazio pure agli altri sui libri di storia.

BORINI 7,5 – Puntuale nel facile tap – in offertogli da Greco, combatte in ogni frangente come se si fosse ancora sullo zero a zero. E’un calciatore che può esaltare la piazza romana, non è eccelso tecnicamente ma se ne vedono pochi in giro scendere in campo con tale ardore, tale entusiasmo. Qualità fondamentali per il tifoso giallorosso. Gladiatore.

BOJAN 6 – Voglioso di farsi notare, pagherebbe di tasca sua per una rete. E’inutile sottolineare quanto sia pesante per lui questa astinenza, Antonioli con un prodigio gli nega la gioia ma lo spagnolo non si perde d’animo e dispensa un assist invitante a Pjanic sul finire del match.

VIVIANI 6 – Il capitano della Primavera è oltremodo pronto per inserirsi stabilmente tra i grandi. Gioca lineare e pulito, si concede un grandissimo recupero in velocità su Eder lanciato in porta.

KJAER – S.V.

LUIS ENRIQUE 7,5 – Si caro Luis, questo è il tuo calcio. Te lo meriti per l’intelligenza mostrata nel rivedere alcune idee, qualità insostituibile per un grande allenatore. Te lo meriti perché si nota lontano un miglio quanto il gruppo si diverte e sia felice della tua gestione. C’è ancora tanto da migliorare, ma chi meglio di un tipo così maniacale può saperlo?

CESENA

ANTONIOLI 4,5 – Responsabile in almeno tre reti avversarie, incerto in altre situazioni. Difficilmente blocca la sfera, magari l’eta inizia a farsi sentire. Mezzo voto in più per la parata su Bojan.

COMOTTO 4,5 – La Roma costruisce le proprie fortune sulle corsie esterne: l’ex Fiorentina non fa nulla per evitarlo.

VON BERGEN 5 – Il leader del reparto difensivo è coinvolto nel tracollo bianconero pur sfigurando di meno rispetto ai compagni.

RODRIGUEZ 4 – Da il via al festival del gol con un goffo intervento di testa dopo appena trenta secondi. Sintomi di scarsa concentrazione e insicurezza; non si riprenderà più nel corso della partita.

LAURO 4 – Forse ancora peggio di Rodriguez. Arrigoni lo leva per disperazione pur non disponendo di un sostituto naturale. Rosi e Borini appaiono due Frecce Rosse ingovernabili.

GUANA 5 – Il centrocampo oppone un filtro davvero scadente all’incessante possesso palla giallorosso. Corre e si impegna ma i risultati non lo premiano.

COLUCCI 5 – Il capitano del Cesena rientra da titolare dopo un lungo infortunio: l’andamento del match non favorisce un’atleta a corto di una condizione perlomeno discreta. Giustificato.

PAROLO 5,5 – Meglio di tanti altri, meriterebbe una compagine nella colonna sinistra del campionato. Non lesina qualche buona idea ma predica nel deserto.

CECCARELLI 5 – Il primo tiro in porta degli ospiti è suo. Per il resto combina pochino, nonostante corsa e partecipazione. Una parziale attenuante è quella del ruolo troppo offensivo per un difensore puro come lui.

MUTU 4,5 – Voi l’avete visto? Ci si aspettava un’assunzione di responsabilità, un compito di guida per i compagni in una situazione difficilissima. Solo quarantacinque minuti per il romeno.

EDER 6,5 – Da quando è stato formalmente ceduto alla Sampdoria, il funambolico brasiliano ha iniziato a dare un briciolo di ragione a Pino Vitale, direttore dell’Empoli il quale non esitò a paragonarlo a Pato due anni orsono. Pericolo costante per la retroguardia locale nelle rare sortite offensive dei suoi, rapidità e concretezza. Ma è davvero il caso di venderlo?

CANDREVA 5,5 – Entra nel momento in cui da perdere non c’è nulla. Si muove e almeno ci prova.

MORAS 5 – Partita peggiore per l’esordio non poteva capitargli.

ARRIGONI 4,5 – Assiste incredulo alla disfatta dei suoi. Una minima scossa per la ripresa riesca garantirla ma è anche vero che, se una squadra arriva impreparata ad un match, le prime colpe sono sempre del tecnico.

 

 

Published by
Francesco Loiacono