Un altro 5 maggio per Cuper: il tecnico è accusato di corruzione

L’hombre vertical, l’uomo tutto di un pezzo impassibile a qualsiasi sconvolgimento, stavolta si è piegato. Hector Cuper, il condottiero della storica disfatta Inter targata 5 maggio, l’allenatore del Valencia per due volte consecutive perdente in finale di Champions, assiste all’ennesima sconfitta della sua avventurosa carriera calcistica. La situazione è completamente diversa però, colpisce prima la persona e poi il professionista: il tecnico è infatti accusato di aver ricevuto circa 200.000 mila euro dalla mafia in cambio dei risultati di due partite del campionato spagnolo e altrettante di quello argentino.

Una telefonata con alcuni dei pagatori, i quali gli avrebbero portato il denaro nascondendolo in qualsiasi indumento, lo inchioda; Cuper viene rimproverato perché una delle quattro gare non sarebbe terminata con il punteggio da lui assicurato. Incalzato dagli investigatori, l’argentino di Chabas afferma come un incontro con un paio di esponenti del clan mafioso si sia effettivamente verificato, ma senza la realizzazione di affare alcuno. Hector Cuper, attualmente alla guida dell’Orduspor, in Turchia, non se la passerà certamente bene: le lacrime di Ronaldo adesso potrebbe versarle lui.