Cinico e tenace, il Brescia espugna il Menti e continua la sua risalita verso le zone alte della classifica. Una rete di El Kaddouri condanna il Vicenza, e consente alle rondinelle di tornare a casa con altri tre importantissimi punti, e soprattutto con il morale alle stelle. Calori si presenta in campo con lo stesso undici che ha sconfitto il Crotone; disegna i suoi, dunque, con un dinamico 3-5-2, con El Kaddouri alle spalle dell’unica vera punta Feczesin. Cagni deve fare a meno di Zanchi e Augustyn in difesa, e sceglie la coppia di centrali Martinelli-Bastrini. Panchina per Pisano, c’è Gavazzi a centrocampo, in attacco solito tandem Abbruscato-Paolucci.
Avvio veloce, ma scarno di emozioni. Il Vicenza prova a manovrare, ma deve fare grande attenzione a un Brescia che si difende e riparte, provando a innescare El Kaddouri e Feczesin in velocità. Calori chiede ai suoi di manovrare di più sulle fasce, dove soprattutto Zambelli tenta a più riprese di pungere nel fianco la retroguardia vicentina, ma effettivamente ciò che in generale si produce sul terreno di gioco è troppo poco per sperare di agguantare, da una parte e dall’altra, un importante vantaggio. Sono le rondinelle, comunque, quelle che si propongono con maggiore insistenza, provandoci anche da fuori con Budel ed El Kaddouri, ma non riuscendo ugualmente a sbloccare un risultato che dopo quarantacinque minuti resta inchiodato sullo zero a zero.
La ripresa si apre con tre cambi, due nel Vicenza (Misucara e Maiorino per Bastini e Bariti), e uno nel Brescia, con Dallamano che rileva Daprelà. Chiara l’intenzione da parte dei due tecnici di smuovere qualcosa, per cercare di trovare il bandolo della matassa, e riuscire magari a centrare la rete che metterebbe in discesa la partita. A riuscirci è il Brescia, che dopo appena tre minuti dal rientro in campo sigla l’importantissimo uno a zero, grazie ad El Kaddouri, che riesce a rubar palla e a involarsi a tu per tu con Frison, per poi superarlo con un morbido tocco mancino. Rondinelle avanti, terza rete in campionato per il trequartista belga, la seconda consecutiva.
Rete, questa, che scuote gli animi del Vicenza: i biancorossi iniziano ad avanzare il baricentro, Cagni chiede di cercare con maggiore insistenza Paolucci, troppo spesso dimenticato lì davanti, e prova ad aumentare il ritmo inserendo Paro per Tonucci; la contromossa di Calori è Jonathas, che torna in campo dopo un mese al posto di Feczesin, e inserito con il chiaro intento di rendere profonda la squadra e, magari, piazzare il colpo che chiuderebbe anzitempo il match.
Sono i biancorossi però a farsi pericolosi, facendo venire a più riprese i brividi ad Arcari! Che prima è attento su un gran destro di Rigoni dal limite al 65’; poi, con il Brescia in dieci a causa del rosso rifilato a Vaas per qualche parola di troppo rivolta al direttore di gara, è bravo e puntuale sull’incornata di Rigoni, che cerca di pervenire al pari con un colpo di testa angolato e insidioso.
A sette dal termine, sulla testa di Abbruscato capita l’occasionissima per giungere al pari, quando sul cross teso di Gavazzi dalla destra l’attaccante ex Torino non riesce a impattare sul pallone, forse spinto da Paolucci alle sue spalle, sciupando la più ghiotta chance per agguantare l’uno a uno.
Nel finale, è forcing veneto alla porta bresciana, che però non produce, per l’undici di Cagni, gli effetti sperati. Dopo due minuti di recupero finisce al Menti: il Brescia vince e ottiene la terza vittoria consecutiva. Le rondinelle salgono a ventotto punti, si confermano incisive in avanti e soprattutto solide in retroguardia, considerato che dall’avvento di Calori in panchina non hanno mai subito gol. Il Vicenza rimedia un duro ko casalingo, resta a quota ventisei, e frena la sua corsa dopo otto risultati utili consecutivi.
(Fonte: Sportitalia)